Sarebbe bene individuare un filo di Arianna
"evento per evento"
"evento per evento"
Ci capita di leggere, ed in un certo senso proviamo piacere, che la nuova Amministrazione Comunale insediatasi poco più di un mese fa è in fase di rodaggio e quindi finora -di suo- non ha messo in campo nulla ma sta portando a punto di arrivo alcune cose o cosette lasciate in eredità dalla precedente gestione. Nulla quindi da eccepire.
Le fiere dell'8 maggio e/o 9 Settembre s sn svolte finora a Giarrusso oppure in Via Palermo. La fiera del 9 Settembre 2018 si svolgerà nello Spiazzo Greco. |
Cosa vogliamo dire ? Gli "eventi" per "eventi" non devono essere fini a se stessi se sotto non esiste una filosofia, o meglio, una politica sottesa a risvegliare la nostra comunità. Comunità la nostra, lo sappiamo tutti, malata di spopolamento, viabilità che definire indecente è poco, livello culturale non eccelso se amiamo imitazioni altrui e ignoriamo completamente il nostro patrimonio locale.
Fare politica, per chi scrive, non significa organizzare "eventi" fini a se stessi. No, se questi non hanno un filo di Arianna che gli dà senso rischiano di mettere in evidenza ... vuoto.
Il sistema economico dei nostri giorni non necessità più delle fiere mercato bestiame, che restano comunque occasioni di aggregazione sociale. |
Dopo i fatti di Torino di un anno fà gli impegni relativi alla sicurezza, con l’aggravio dei relativi costi e responsabilità, rischiano di mettere infatti a rischio la realizzazione di molti eventi e manifestazioni, soprattutto nei comuni più piccoli.
La Direttiva è molto articolata, rivisita e chiarisce le precedenti linee di indirizzo (Gabrielli – Morcone), parla esplicitamente di “approccio flessibile” alla gestione del rischio e conferma la necessità di piani, procedure e di personale qualificato che si traducono in costi organizzativi.
Resta inoltre centrale il ruolo del sindaco alla cui responsabilità è affidato il compito di rilasciare l’eventuale provvedimento autorizzativo con le misure di sicurezza da adottarsi o, qualora rilevi profili di security o safety o altre particolari criticità, di informare la Prefettura la quale, a sua volta, valuterà se rimettere la questione al Comitato per l’ordine pubblico.
Il modello più flessibile potrebbe comportare tuttavia maggiori responsabilità per i sindaci che, in particolare nei piccoli comuni, non sono nelle condizioni di avvalersi di strutture tecniche adeguate e qualificate in materia di sicurezza. Del pari i costi organizzativi che, in particolare per le manifestazioni di piccole dimensioni, continueranno a gravare sui comuni e sulle associazioni di volontariato.
Per queste ragioni, da più parti viene l’auspicio che il confronto fra le istituzioni competenti possa ulteriormente definire i confini della responsabilità dei sindaci e dei costi organizzativi e soprattutto che si eviti la "festa" per la "festa" a cui manca il filo di Arianna.
Nessun commento:
Posta un commento