Il Vivere ed il morire
Il punto di vista "cristiano": Matteo (14, 22 – 34)
I discepoli che sulla barca provano a raggiungere l'altra sponda, ossia la loro destinazione (che poi è lo scopo ed il fine della vita), con San Pietro, scoprono che attraversare le intemperie, fra imprevisti e paure varie, può indurre a dubitare della bontà della traversata.
Papas Nicola, nell'omelia, esorta a non aver paura. La salvezza è per tutti perché chi è stato appeso alla Croce ci ha riscattati tutti, buoni e probabilmente pure cattivi.
Le letture del Vangelo e le omelie, in chiave di interpretazione e di attualizzazione ai nostri giorni curate dal Parroco in realtà ci leggono, ci attualizzano, ci interpretano.
Andare in Chiesa e' come andare dallo psicologo ?
Mah, forse o no.
In effetti il Vangelo non e' e non vuole essere semplice narrazione. Anzi non lo e' affatto.
Esso dice e fa quanto accade all'ascoltatore, quanto dice e fa per qualcuno ben oltre il semplice messaggio che molti interpretano sempre in chiave buonista. Il qualcuno e' quasi sempre l'ascoltatore, chiamato a fare esperienza di quanto narrato.
"Non abbiate paura !".
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