Il 16 giugno 2022 scade il termine per il versamento dell’acconto o (se si vuole) dell’unica rata 2022 IMU. Ancora per quest’anno non cambiano le regole generali:
=== per il versamento della prima rata Imu 2022 basta far riferimento alle aliquote stabilite dal proprio Comune per lo scorso anno. Per quanto ci è dato conoscere a Contessa Entellina le aliquote da applicare sono rimaste invariate.
===L’Imu non si paga sulla prima casa, a patto che questa non rientri tra le categorie degli immobili di lusso, circostanza che in sede locale (Contessa Entellina) non sussiste.
L’Imu 2022 va pagata da:
=== * i proprietari di prima casa di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ville, case signorili e castelli);
===* I proprietari di seconde case;===* I proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (come capannoni, negozi, alberghi, uffici, aree edificabili).
Il pagamento è dovuto dal proprietario dell’immobile o dal titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie.
Per il 2022 sono esenti dal pagamento dell’Imu:
===* Gli immobili Categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività ivi esercitate;
* Gli immobili di proprietà di imprese edili, costruiti e destinati alla vendita, non locati, finché rientrano in questa condizione (art. 1, comma 751 - Legge 27 dicembre 2019, n. 160);
* I fabbricati ubicati nei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, colpiti dal sisma del 21 agosto 2017 nell’isola di Ischia;
* Gli immobili colpiti da sisma del 2012 nei Comuni di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, secondo la proroga contenuta nel Decreto Sostegni ter del 27 gennaio 2022.
Il calcolo sull'importo da pagare è facile da eseguire
La base di partenza per il calcolo dell’acconto Imu 2022 è la rendita catastale dell’immobile.
Bisogna sempre considerare le regole previste per i fabbricati iscritti in catasto e per le aree fabbricabili. La formula è:
Rendita Catastale + 5% X coefficiente catastale.al risultato così ottenuto si applical'aliquota deliberata dal Comune di pertinenza.
Fabbricati iscritti in catasto.
La base imponibile è data dal valore dell’immobile, che si determina applicando all’ammontare della rendita catastale (rivalutata del 5%), i seguenti coefficienti catastali):
* Da A/1 a A/11 (escluso A/10), coefficiente 160;
* A10 (uffici), coefficiente 80;
* Da B1 a B8 (musei, scuole, ospedali, etc), coefficiente 140;
* C/1 (negozi): coefficiente 55;
* C/2, C/6, C7 (magazzini, stalle, depositi): coefficiente 160;
* C/3, C/4, C/5 (laboratori e stabilimenti balneari), coefficiente 140;
Da D/1 a D/10 (escluso D/5): coefficiente 65.
La base imponibile è data dal reddito dominicale risultante in catasto, vigente al 1° gennaio dell’anno di imposizione e rivalutato del 25%, al quale si moltiplica 135.
Lo Stato stabilisce un’’aliquota Imu standard per ogni categoria. I Comuni, poi, se vogliono possono aumentarla o diminuirla, entro i margini di manovrabilità stabiliti dalla legge nazionale.
Le aliquote previste dal Mef sono:
* Prima casa non di lusso: esente;
* Prima casa di lusso: aliquota dello 0,5% (con detrazione di 200 euro). Il Comune più aumentarla allo 0.6%;
* Fabbricati del gruppo catastale D: 0,86%. Il Comune può modificare il coefficiente tra lo 0,76% e l’1,06%;
* Fabbricati rurali strumentali: 0,1%;
* Altri fabbricati e aree fabbricabili: 0,86%. Il Comune può aumentare il coefficiente fino all’1,06%;
A determinare le aliquote Imu è in ultima battuta il Consiglio comunale. La delibera approvata deve essere pubblicate sul sito www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento.
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Contiamo di riportare domani un esempio di calcolo di facile svolgimento con le aliquote applicate a Contessa Entellina. Chiunque può fare i calcoli in casa propria, anche senza l'assistenza o l'aiuto di consulenti.
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