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giovedì 30 giugno 2022

Piccoli flash di Storia siciliana (8)

Il regime feudale locale 

Una delle magistrature (organismo pubblico, diremmo oggi) preposta ad amministrare la vita locale di Kuntissa sin dal Cinquecento -e fino all'Ottocento inoltrato- come di ogni altro centro feudale, era quella rappresentata dai "Giurati". Costoro venivano eletti periodicamente dal Consiglio civico. Ordinariamente erano quattro.

 Perché si insediassero occorreva il placet del Barone, ossia di casa "Cardona", e poi ovviamente da chi è seguito fino ai Colonna. 
 Per evitare di incorrere nel diniego baronale, il Consiglio civico sottoponeva i candidati al vaglio anteriormente al giorno ufficiale di votazione. Va detto che né i Cardona, né i loro subentranti, entrarono molto nei dettagli e sulle scelte; essi avevano insediato localmente l'apparato, che oggi definiremo tecnico-amministrativo, di loro piena fiducia, che disponeva quindi di libertà decisionale assoluta.

Lo scrutinio per l'elezione dei quattro "giurati" doveva avvenire dinnanzi al Barone, ma, come ricordato, ciò non avvenne mai e fu sempre la figura del "Governatore" locale, che svolgeva il ruolo del Barone, a sancire o sollevare obiezioni sulle scelte del consiglio.

Avremo modo di focalizzare ampiamente i casi e le situazioni reali di vita amministrativa del periodo feudale e di individuare anche le materie di competenza su cui poteva o meno aprirsi una discussione. Sin da adesso possiamo ammettere con certezza che il potere reale spettava al Governatore, ossia alla figura che localmente rappresentava il Barone.

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