Il bonus 200 euro con lo stipendio di giugno nella e nella retribuzione di luglio spetterà in tre situazioni. Nel documento elaborato dall’Inps si evidenzia che sussistono dei casi in cui i 200 euro possano e debbano essere inseriti nella retribuzione di giugno, ovvero in presenza di rapporti particolari (come il part-time ciclico) o quando, nel Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) esiste una clausola che prevede lo slittamento del pagamento della retribuzione al mese successivo.
1. Nel caso del part-time ciclico, il bonus verrà inserito nel cedolino di paga del mese di giugno, anche se tale retribuzione viene corrisposta il mese dopo;
2. Se il lavoratore ha con l’azienda un Ccnl che prevede lo slittamento della corresponsione degli emolumenti al mese successivo e il datore di lavoro usa pagare entro il 5 del mese, i 200 euro vanno nella busta paga che contiene la retribuzione del mese di giugno.
Esistono delle situazioni in cui il lavoratore, per riscuotere i 200 euro deve presentare delle dichiarazioni. Va premesso che esistono delle distinzioni per modalità di richiesta ed erogazione tra lavoratori dipendenti, domestici, autonomi, stagionali, del turismo, dello spettacolo, con contratto co.co.co, pensionati, disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza.
Va ancora fatta un’ulteriore distinzione in dipendenti: pubblici e privati. I primi - essendo i loro dati già inseriti all’interno dei sistemi degli operatori che si occupano dell’erogazione (Inps, ministero del Lavoro e dell’Economia e finanza) - lo riceveranno in modo automatico nella busta paga di luglio. I secondi, invece, dovranno compilare e firmare il documento per attestare di non ricevere due volte l’incentivo (in caso di titolarità di due rapporti di lavoro o essendo in famiglia con un percettore di Rdc) e di possedere tutti i requisiti necessari.
(Segue)
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