Nell'intendo che vorremmo perseguire attraverso queste pagine sul Blog c'è quello di trasmettere l'idea che l'Archeologia sia un'attività anche di tipo politico. E' consolidata in ogni caso l'idea che essa abbia natura di disciplina sociale. Essa assegna infatti grande importanza ai fattori sociali che hanno dato vita alle culture del passato, e alle ricostruzioni che lo studioso è interessato a dover sviluppare. Ovviamente le teorie sociali che l'archeologo deve possedere gli derivano da varie provenienze: dalla storia dell'antropologia, dalla linguistica, dalla sociologia, dalla geografia umana e dai tanti campi del sapere in genere.
Per saper leggere i frutti degli scavi, molti testi fanno addirittura riferimento al Movimento delle donne degli anni '60 e '70 del Novecento e pongono l'attenzione sul ruolo fondamentale del genere femminile in ogni società, del passato come di oggi. E' comunque esistito all'interno della prassi archeologica -specialmente nei decenni di fine Novecento- una impronta di tipo femminista tesa a dare una lettura specifica all'interpretazione e alla conoscenza dei reperti.
Ma l'uomo sulla Terra quando è comparso?
Proviamo ad usare una mappa concettuale |
I processi per ottenere queste materie iniziano con lo scavo, le analisi di laboratorio e l'evidenza fossile; questa ultima è la fase finale che deve confermare o confutare l'ipotesi di lavoro perseguita (formulata in precedenza come ipotesi di lavoro).
Gli studiosi partono dallo studio sull'evoluzione di comunità di esseri viventi (biocenosi: Associazione biologica di specie diverse di piante o animali che vivono in reciproca relazione in un determinato ambiente ecologico) del passato e provano a far luce sull'evoluzione, sul suo procedere.
Restando nel campo della paleontologia va messo in conto che si tratta di un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare.
Si parte :
- dalla Ricognizione del territorio e dalle attività di scavi,
- al Ricorso a varie competenze specialistiche (geologiche, crono-stratigrafiche, fisico-chimiche, paleofaunistiche, paleobotaniche, paleoantropologiche, archeologico-preistoriche) per conseguire una attendibile ricostruzioner di quella che abbiamo chiamata la biocenosi.
(Segue)
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