Capita di leggere su un libro che il nostro pianeta, la "Terra", non è altro che un granello di sabbia ai margini della via Lattea - tra un miliardo di galassie composte ciascuna da miliardi di stelle. Finora con le sonde spaziali l'uomo avrebbe conosciuto una parte indicibilmente piccolissima dell'universo.
A dar retta ad un laboratorio di fisica sperimentale americano per ottenere il diametro dell'universo si deve calcolare una cifra pari a 15 o più miliardi di anni luce.
Conclusione: il nostro ruolo, quello degli umani nel cosmo, è insignificante. Perché, allora, sciupare tempo e risorse per danneggiare o (speriamo mai) distruggere con le guerre fra i popoli il pianeta che ci ospita se -in quanto "umanità "- stiamo tutti su una minuscola barca, inconsapevoli del come e perché ci troviamo qui?
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