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venerdì 9 aprile 2021

Parole e Autori. In breve

 Apocalisse

Apocalisse significa rivelazione. Cade il velo sotto cui la verità si celava. Anzi, cade la benda che portavamo sugli occhi e finalmente scopriamo il senso della nostra storia, il destino del nostro esserci. Credevamo di sentire e vedere ed eravamo ciechi e sordi. Ora irrompe la vera Luce che veramente disvela le cose nascoste fin dalle origini del mondo. Quale gioia ciò dovrebbe donarci! Dovremmo sperare, se così fosse,  il tempo apocalittico con tutte le nostre forze e dimorare nella speranza dell'attesa il tempo che resta. E invece ne abbiamo solo terrore. Apocalisse è divenuto sinonimo di sciagura e disastro. Da disegno provvidenziale a caso orrendo che ci abbatte e basta. Le nostre apocalissi non mandano alcuna luce, se non quella che, per qualche istante, ci fa mettere in dubbio della nostra forza e delle nostre potenze. Ma questa stessa così radicale trasformazione del significato del termine è disvelatrice, "apocalittica"; essa ci rivela che noi ormai sappiamo affrontare la vita soltanto come se potesse continuare nelle forme attuali senza incontrare catastrofi, come se potessimo continuare a gestirla così come stiamo facendo senza dovere mai affrontare mutamenti di stato. Non solo ciechi e sordi, dunque, ma anche ostinati cultori delle più vane illusioni.

Massimo Cacciari

filosofo, politico, accademico e opinionista

 5 giugno 1944

VITTIME DEL COVID o DELL'IMPREPARAZIONE?

Gli eventi catastrofici -come sotto più aspeti è una pandemia- rimettono in discussione certezze e possono ancora nel XXI secolo scatenare paure planetarie.

Sono 20 gli esperti (inclusi 13 premi Nobel) di più paesi che hanno scelto di tenere la lancetta dei loro orologi a 100 secondi dalla mezzanotte del 31 gennaio 2020; la decisione è dovuta alla pandemia di Covid-19 che ha mostrato l'imprepazione dei singoli Paesi e del sistema internazionale globale "a gestire le emergenze globali. Troppo spesso i governi hanno abdicato alle loro responsabilità, ignorato i pareri scientifici, non hanno cooperato o comunicato in modo efficace, e non sono riusciti a tutelare la salute e il benessere dei loro cittadini".

"Sul fronte del rischio nucleare, la situazione è peggiorata nello scorso anno a causa di un'accelerazione dei programmi militari in molti Paesi.

Tuttavia, qualche barlume positivo si intravede con l'elezione di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti, che riconosce il cambiamento climatico come minaccia profonda e sostiene la cooperazione internazionale e una politica basata sulla scienza.
La pandemia, concludono gli esperti, "è un segnale che molto peggio può venire se i leader e le istituzioni non emanano riforme per prevenire e ridurre al minimo le future pandemie, ripristinare il primato delle politiche basate sulla scienza e ridurre la possibilità di una guerra nucleare e gli impatti del cambiamento climatico".

Nel 2021 gli stessi scienziati hanno aggiunto:

"La cattiva gestione di questa grave crisi sanitaria globale è un “campanello d’allarme” che i governi, le istituzioni e un pubblico rimangono impreparati a gestire le minacce ancora maggiori poste dalla guerra nucleare e dai cambiamenti climatici

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Il filosofo,  scrittore, critico letterario tedesco 

Walter Benjamin (1892-1940) ebbe a scrivere:

L'angelo della Storia ha il viso rivolto al passato,

dove a noi appare una catena di avvenimenti, egli

vede una unica catastrofe, che ammassa macerie su macerie.


STATISTICHE AL 31 MARZO

Ha superato quota 128 milioni il numero di contagi da Covid-19 riportati in tutto il mondo da inizio pandemia, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. I decessi sono stati quasi 2,8 milioni, le guarigioni 72,6 milioni. 

Il Paese più colpito in termini assoluti dal nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con 30,3 milioni di casi e 551 mila morti su 328 milioni di abitanti. Seguono il Brasile (12,5 milioni, 313 mila), l'India (12 milioni, 162 mila) e il Messico (2,2 milioni, 201 mila).

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