Sappiamo tutti cosa stia provocando in Europa, e non solamente qui, la crisi sanitaria riconducibile al coronavirus. Milioni di lavoratori sono esposti al rischio di perdere il posto di lavoro, altri milioni di lavoratori autonomi vedono fortemente contrarsi il giro di affari delle loro aziende e delle loro attività. E non finisce qui: la ripresa, quando arriverà, lascerà strascichi che l'intera società dovrà rimediare in tempi non facili adesso da prevedere. E non parliamo delle conseguenze che il debito pubblico "esploso" in questi mesi potrà comportare.
Non tocca a noi stabilire dove stiano e se ci siano responsabilità sulla vicenda processuale che affronterà Salvini, ma un giudizio politico lo possiamo e dobbiamo esprimere: non è apprezzabile politicamente ed umanamente fare leva sulla paura e sulla insicurezza di frange della popolazione nazionale e presentare l'altro (l'immigrato) come una minaccia, un pericolo da allontanare per difendere uno stile di vita come quello occidentale che oggi è precluso a gran parte della popolazione mondiale.
Lo stile di vita occidentale è quello che è, per la semplice ragione che il nostro relativo benessere è pagato dalle condizioni di sofferenza in cui vivono vastissime aree del pianeta.
Avremo modo di capire in seguito come ciò avviene.
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