Il governo si accinge a rallentare le restrizioni (sia pure entro tante condizioni e precauzioni) per evitare l'ulteriore caduta del "prodotto interno lordo-pil" del paese rispetto al 2019. La decisione è stata presa sulla base di un parere arrivato anche dal Comitato Tecnico Scientifico che ha pero' raccomandato tanti paletti e persino la possibilità di ritorni indietro se non si verificheranno precise e necessarie situazioni.
Questi alcuni tasselli dell'ipotizzata "ri-apertura" che -come già ricordato- mira a dare ossigeno a vari comparti del "sistema paese": cinema, teatri, concerti, musei, ristorazione.
Si intende dare operatività a questi comparti del "terziario" con numeri fino a 500 persone al chiuso, mille all’aperto e con la possibilità per le regioni di autorizzare i grandi concerti o gli eventi culturali, purché in sicurezza.
È previsto inoltre il ritorno in classe dell'intero mondo scolastico ed universitario.
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