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sabato 24 aprile 2021

Stragi nel Mediterraneo. L'opinione pubblica europea è forgiata sulla non-curanza

 L'ennesima strage di esseri umani è stata consumata nelle ultime ore nelle acque del Mediterraneo. Da anni  -lo scrivono i giornali- ci sono forze politiche che conducono la campagna serrata di criminalizzazione non dei criminali che in Libia schiavizzano i "deboli" del pianeta ma vergognosamente i soccorritori in mare e i benefattori delle ong. Segno che viviamo in un mondo "sotto-sopra" rispetto ai valori di umanità. 

 Le classi dirigenti e i governi italiani che siano populisti, di finta sinistra o di tecnocrati vanno e vengono dalla Libia e paiono non accorgersi li' dei campi di concentramento dove vengono rinchiusi i profughi che provano a raggiungere e conseguire dignità umana nella sempre più sorda Europa.

 E continuano sullo schema profughi-campi di concentramento-aiuti europei  le stragi di esseri umani nel canale di Sicilia! Esseri umani che vogliono, vorrebbero, vivere da esseri umani.

 Finora l'opinione pubblica europea è stata indirizzata nel senso di  colpevolizzare i volontari che nel canale di Sicilia si danno da fare per salvare vite u-m-a-n-e piuttosto che criminalizzare i finanziamenti ed i gestori dei campi di concentramento che in Libia prosperano per disumanizzare e schiavizzare gente desiderosa di vita.   Quadro non degno della presunta "civile" Europa.

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