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martedì 6 aprile 2021

Le strade per rinascere. Il domani si costruisce sulle aree che già si posseggono e si conoscono

 Riflessioni su una terra che .... può rinascere,

se lo vuole.

La Sicilia, lo ammettiamo tutti e lo dicono soprattutti coloro che qui non vivono, è ricca di bellezze artistiche e naturali;  sul nostro territorio, Contessa Entellina, queste  caratteristiche le cogliamo tutte e lo colgono ancora prima di noi che qui viviamo coloro che qui vengono per le più varie ragioni. E' vero, non mancano fra di noi coloro che non si accorgono di quanto stiamo sostenendo e questo capita perchè non sanno osservare, non sanno cogliere quanto da sempre sta dinnanzi a loro. 

Tanti immaginano che la nostra terra debba attendere le ricadute del Revovery Plan per conseguire alcuni benefici e -poi, magari- poter essere valorizzata. 

L'opportunità della progettazione e valorizzazione, di "rinascita", che viene immaginata col Recovery Plan verosimilmente potrà contribuire a indirizzare fasci di luce su ciò che fino ad oggi in pochi hanno saputo vedere. Basterebbe aprire gli occhi, se solo sapessimo leggere le pagine della natura, e qui -vicino a noi- scopriremmo che c'è Storia, Geografia, Archeologia, Etnia, Religione, Gastronomia e moltissimo altro. 

Nessuno di noi avrebbe dovuto scoprire solamente adesso questi valori, anche perchè da anni l'Associazione promossa da Nino Montalbano e più recentemente anche da Anna Fucarino lo grida, spesso inascoltata e magari osservata con sufficienza. Quel Recovery Plan che tanti amministratori del palermitano adesso immaginano di inseguire affidandosi alla guida del sindaco di centro-destra di Corleone ed altri amministratori ad aggregazioni parallele ma con cultura politica a sinistra, non prevede posti di lavoro in fabbrica, in uffici regionali o in altri carrozzoni burocratici e parassitari. Quell'iniziativa europea di rilancio socio-economica punta a valorizzare proprio quel patrimonio naturale e culturale che -localmente- "Vivere Slow" di Nino ed Anna hanno cercato finora, in mezzo a difficoltà, alcune insite nell'impresa ed altre no,  di comunicare alla realtà locale tutta e a chi -godendo di autorevolezza istituzionale- dovrebbe a loro unirsi nello sforzo di rendere visibile quest'angolo di Sicilia.

Molte cose che da sempre stanno attorno a noi non le abbiamo saputo vedere e ancor meno le abbiamo saputo leggere ed interpretare. Eppure in tanti visitatori che sono venuti qui sollecitati proprio dall'Associazione "Vivere Slow" sanno parlare e apprezzare quelle varie sfaccettature della nostra terra che noi con superficialità abbiamo da sempre sfuggito. Tantissimi di quei visitatori sanno di itinerari enoturistici, di bagli, di cantine, di monumenti, di statue religiose, di aree archeologiche, di degustazioni di vini e molto altro. 

Le sfaccettature belle -naturalmente e culturalmente- di questa terra da mettere in rete in questa fase storica di scoperta e di ri-costruzione post-coronavirus sono moltissime, pure il Blog da oltre un decennio ne tratta. E' tempo quindi di mettere sul campo della riflessione e dei progetti tutte le esperienze e tutte le voci. L'inerzia o l'attesa quasi messianica che dovrebbe provenire dai politici non basta.

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