Tommaso Buscetta. Le testimonianze di Don Masino aiutarono a ricostruire la struttura mafiosa. |
Lo studioso propone di figurarla alla stregua di una rete di relazioni e solidarietà affaristiche, sia pure localistiche (municipali, scrive lui), familiari che si stende a "maglie" fitte su determinati territori (un paese, un quartiere) ma che nel contempo può estendersi su aree più vaste e remote.
Il prof. Lupo tiene a non rappresentare la "mafia" come una piovra con una sola testa e tantissimi tentacoli. Può essere capitato -scrive egli- tuttavia che in più ambienti e in parecchie circostanze, il reticolo delle relazioni si sia solidificato e siano emerse strutture rigide e centralizzate.
Il termine "Cosa Nostra" pare che origini nel 1963 da parte del pentito Joe Valachi e poi solidificatosi negli anni '80 in seguito alle confessioni di Tommaso Buscetta che lo riferiva più direttamente alla cosca siciliana guidata dai corleonesi (Liggio, Totò Riina, Provenzano ...).
(continua)
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