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mercoledì 14 aprile 2021

Mafia e ambiguità. Noi siciliani parliamo poco del fenomeno che ci è stato e continua a starci vicino (2)

Tommaso Buscetta.
Le testimonianze di Don Masino
aiutarono a ricostruire
la struttura mafiosa.
 Stiamo provando a leggere -o meglio- a osservare il fenomeno mafioso, secondo un testo curato del prof. Salvatore Lupo un pò di anni fa, dove si capisce che questo non va interpretato semplicemente come un fenomeno locale (localistico) e nemmeno come una "piovra" che dalla Sicilia, patria di origine, estende i suoi tentacoli  su scala continentale o addirittura planetaria. 

 Lo studioso propone di figurarla alla stregua di una rete di relazioni e solidarietà affaristiche, sia pure localistiche (municipali, scrive lui), familiari che si stende a "maglie" fitte su determinati territori (un paese, un quartiere) ma che nel contempo può estendersi su aree più vaste e remote.

In origine si iniziò nei latifondi del cuore della Sicilia, poi gradualmente si passò agli agrumenti della Conca d'Oro, quindi alla Little Italy di New York, luogo questo di produzione e di consumo di ricchezza e di produzione e consumo di droghe e stupefacenti. In quanto fenomeno criminale e che tuttavia aspira a sostituirsi alla potestà disciplinare e di comando delle istituzioni, essa (la Mafia) non tarda a includere -per usarli ai suoi fini-  criminali comuni, uomini di affari e politici mancanti di "valori", professionisti e soggetti infimi provenienti da ogni contesto sociale.

 Il prof. Lupo tiene a non rappresentare la "mafia" come una piovra con una sola testa e tantissimi tentacoli. Può essere capitato -scrive egli- tuttavia che in più ambienti e in parecchie circostanze, il reticolo delle relazioni si sia solidificato e siano emerse strutture rigide e centralizzate.

 Il termine "Cosa Nostra"  pare che origini nel 1963 da parte del pentito Joe Valachi e poi solidificatosi negli anni '80 in seguito alle confessioni di Tommaso Buscetta che lo riferiva più direttamente alla cosca siciliana guidata dai corleonesi (Liggio, Totò Riina, Provenzano ...).

(continua)

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