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giovedì 24 dicembre 2020

Alle radici del Cristianesimo - Buon Natale ai lettori

 Un pò di Storia:

e così si diffuse il Cristianesimo

Il Cristianesimo arriva a Roma
San Paolo di Tarso
-autore delle Epistole-

E' verso la metà del sec. I che il Cristianesimo cominciò a far parlare di sé in Italia. Nel '49 l'Imperatore Claudio aveva preso un provvedimento di espulsione contro gli ebrei per disordini scoppiati a Roma all'interno delle loro comunità, nelle quali si andavano distinguendo i cristiani, seguaci del Messia, l'Unto del Signore, il Cristo. Si trattava di quel Cristo condannato e crocifisso come sedizioso una ventina d'anni prima, durante alcuni moti popolari a Gerusalemme.

La diffusione del Cristianesimo aveva assunto un ritmo notevole da quando al gruppo dei primi discepoli del Cristo si aggiunse il figlio di un "sellaio", (curdaru), Paolo di Tarso, ebreo di cultura ellenistica, le cui "epistole" (scritte fra l'anno 50 e 64) costituirono testimonianza della nuova religione. Queste epistole pare siano tutte anteriori ai Vangeli che arriveranno con molte probabilità fra il 70 ed il 90 d.C.

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Ad Antiochia i seguaci della nuova fede avevano cominciato a essere indicati dai pagani con il termine Christianoi, quelli del "Messia", segno della differenziazione che si era andata operando, non solo a Gerusalemme, ma anche fra gli ebrei della diaspora fra coloro rimasti fedeli all'Antico Testamento e coloro che aderivano al messaggio cristiano, i cui punti principali erano:

-resurrezione di Gesù, su volontà di Dio, in quanto Messia,

-la parousia, il suo ritorno per instaurare il Regno di Dio, con la promessa della vita eterna. 

Le forme di pietà tradizionale negli ebrei persistettero anche nelle comunità cristiane, ma il battesimo avveniva ora nel nome di Gesù Cristo per la remissione dei peccati e a esso si aggiunse l'imposizione delle mani inteso a trasmettere il dono dello Spirito.

In memoria dell'ultima cena, la domenica, -primo giorno della settimana e giorno del Signore- veniva spezzato insieme il pane, rito che divenne quello proprio della celebrazione dell'Eucarestia, nel corso della quale veniva invocato il Signore con la formula Maranathà, "vieni o Signore".

I beni erano messi in comune. Il soccorso ai poveri e l'assistenza agli infermi mediante l'unzione con l'olio del Signore furono intensificati. Parte notevole in quest'opera missionaria e organizzativa ebbe l'azione -appunto- di Paolo di Tarso.

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Buon Natale ai Contessioti residenti in paese e a quelli lontani.

B

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