Lo Stato di diritto esige che ogni persona goda di pari protezione ai sensi della legge e impedisce l'uso arbitrario del potere da parte dei governi. Garantisce la tutela e il rispetto dei diritti politici e civili di base, nonché delle libertà civili.
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Tutti i cittadini maggiorenni, senza distinzione di sesso ed età,
possono esprimere il proprio voto (art. 48 Cost.).
L’astensione alle urne, il non partecipare alla scelta dei partiti e degli uomini che avranno il compito di rappresentarci nelle sedi dove si decide, è un segnale preoccupante per la società entro cui viviamo.
Sappiamo tutti molto bene che esistono buone ragioni per cui gli elettori hanno la percezione che l’appuntamento elettorale che si svolge oggi e domani non è così cruciale come i partiti vorrebbero far credere.
1) Il comportamento dei partiti nel corso della campagna elettorale non ha mai affrontato i temi delle politiche europee.
2) Il bilancio europeo è articolato soprattutto da due poste:
(a) politica agricola comune
(b) politiche di coesione particolarmente rilevanti per il nostro paese e soprattutto per noi meridionali.
Teniamo comunque presente che dal ciclo di programmazione di bilancio europeo avviato dal 2020 non siamo più un paese contributore netto all’Unione. Da qualche anno, noi italiani, riceviamo più risorse di quante ne contribuiamo. La nostra contribuzione al bilancio comune ritorna infatti attraverso la politica di coesione. E’ interesse di noi italiani quindi presidiare le opportunità che in questa recente fase storica ci sono riconosciute. Teniamo inoltre presente che non sono pochi i paesi che premono per una sua riforma.
La campagna elettorale, specialmente nelle periferie come Contessa Entellina, è stata più che spenta, anzi inesistente. Non esistono più i partiti, esistono parvenze di partiti, purtroppo.
Ma esistono buone ragioni, comunque, per andare a votare.
L’Unione Europea ormai legifera su tutto e gran parte delle decisioni strategiche in molti campi. Quel poco di campagna elettorale che è arrivata attraverso i media ha riguardato invece solo temi politici interni. Sappiamo bene che per i partiti italiani le “europee” sono più che altro una sorta di sondaggio per le vere elezioni, quelle nazionali.
Una ragione per cui i cittadini non votano massicciamente e’ per la sensazione che il Parlamento Europeo ha una importanza limitata anche se crescente. Le decisioni politiche più importanti vengono prese dal Consiglio (l’organo che riunisce i capi di governo dei paesi) e la legislazione viene poi elaborata sulla base di parametri tecnici dalla Commissione Europea, un esecutivo anomalo. La principale funzione di quest’organo, infatti, è proprio l’elaborazione di direttive e regolamenti che ormai sono in molti ambiti le fonti principali del diritto, anche italiano.
La Commissione elabora le proposte di fatto su mandato degli Stati membri e raramente queste proposte vengono emendate dal Parlamento. Non c’è dubbio però che un parlamentare competente ed intelligente può intervenire in fase di elaborazione delle proposte. Deve però essere, veramente, in grado di interloquire con gli uffici della Commissione. Non basta infatti sapere qual è il nostro interesse nazionale, ma anche saperlo argomentare tecnicamente in termini di interessi e valori comuni.
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Ricordiamoci che nelle elezioni oltre che i nostri interessi e prima di essi siamo chiamati ed esprimiamo preferenze per un sistema di valori. E’ bene però scegliere comunque qualcuno che sia in grado di rappresentarli degnamente.
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