1) la prima volta dal dopoguerra, in Germania un partito di destra radicale ha più consensi di tutti quelli al governo.
2) in Ungheria Orbán è in qualche modo vincitore, ma perde punti rispetto al passato, insidiato dal suo ex alleato.
3) oltre 170 mila italiani hanno scritto sulla scheda il nome di Ilaria Salis, tuttora ai domiciliari a Budapest. E’ comunque prossima alla libertà, nella veste di parlamentare europea.
4) Il voto ha rivelato la debolezza delle principali figure politiche di Francia e Germania, i due Paesi più grandi e imprescindibili della politica europea.
5) E’ stata confermata la leadership di Giorgia Meloni, unico capo di governo in carica ad uscire bene dalle urne.
6) Il terreno del confronto politico nei prossimi cinque anni vedrà la sfida non solo tra destre e sinistre, ma persino tra due modelli di destra. Una composta da popolari, liberali e conservatori europeista, l’altra nazionalista. La prima filo-Nato, l’altra di ultra destra ed attirata nell’orbita russa. Attratta pure negli Usa, in direzione di Donald Trump.
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