La piazza si svuota
Ai nostri giorni lo schermo del pc e ancor di più del telefonino sono diventati le strutture di informazioni che dominano, magari in forme parossistica, la scena pubblica e attraverso i quali immaginiamo di socializzare, a Contessa E. come altrove d’altronde. Ai nostri giorni le decisioni personali e/o familiari vengono assunte, e addirittura influiscono, a cascata sull’opinione pubblica in relazione a ciò che cogliamo dai telefonini o dai pc. A nessuno di noi viene in mente che quegli apparecchi a cui siamo troppo strettamente connessi possano (forse) manipolarci infondendoci stili di vita che sottendono finalità che nell’immediato non cogliamo.
E’ ormai accaduto che con i numerosi, eccessivi, processi di interconnessione ci siamo convinti che con l’enorme flusso informativo che cogliamo dai telefonini, a cui si aggiunge la mobilità fisica nei paesi e aree limitrofe dove conseguiamo notizie, stiamo vivendo una espansione di vita al di fuori della comunità locale. E non è sempre detto che sia negativo. Però ci soffermeremo per qualche tempo per riflettere.
(Segue)
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