Fa sicuramente effetto scorrere il sito del più rilevante quotidiano italiano, Il Corriere della Sera, e leggere nel corpo del lunghissimo studio sociologico curato da Nando Dalla Chiesa e Andrea Carini che gli studi, condotti alcuni decenni fa, all’interno della comunità di Contessa Entellina, dal sociologo olandese Anton Blok oggi contengono sia nella metodica che nell’analisi tutta la loro validità scientifica.
Quel testo sulla realtà di Contessa E. nei primi anni sessanta del Novecento, analizzata dallo studioso olandese, e’ divenuto al livello mondiale riferimento per gli studi sulla Mafia e sulla criminalità organizzata
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===== Stralcio introduttivo del lungo studio ….. …..
RASSEGNA SOCIOLOGICA - L’’ANTICIPAZIONE
Come la ‘ndrangheta è entrata nell’economia lombarda: uno studio
NANDO DALLA CHIESA, ANDREA CARNÌ
Il testo che segue è l’introduzione della ricerca «Mafia ed economia in Lombardia» realizzata da Cross, l’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata della Statale di Milano. Il rapporto sarà presentato a Milano dagli autori, Nando dalla Chiesa e Andrea Carnì, lunedì 17 giugno alle 9 in via Conservatorio 7, nella Sala lauree dell’Università degli Studi di Milano.
Qual è l’effettivo rapporto tra l’economia lombarda e la mafia? Come incidono le organizzazioni mafiose sulla vita e sulla qualità dell’economia nella regione-guida del Paese? In quali ambienti e settori le imprese dei clan si stanno espandendo o introducendo, e con quali effetti anche sugli standard della produzione e dei servizi? E quanto al celebre “capitale sociale” della mafia: non sta esso forse erodendo dall’interno il “capitale sociale” della regione in una sciagurata (e sottostimata) partita a perdere?
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e poi…
Ed è questo filone a costituire la base conoscitiva su cui si è mossa l’unità di ricerca autrice di questo Rapporto. Un “fondo” di consapevolezze affinatesi gradualmente nel corso degli ultimi dieci-quindici anni, ma da tempo fermo su alcuni assunti di massima. Che così possiamo riassumere, prima di addentrarci nelle caratteristiche del progetto che viene qui presentato.
- La Lombardia è ormai una regione ad assoluta dominanza ‘ndranghetista. Già meta privilegiata di Cosa Nostra, essa ha assistito dagli anni ottanta del Novecento a un’ascesa continua e vistosa, e per ora incessante, dei clan calabresi. Le altre organizzazioni non sono sparite. Viene anzi osservata una ripresa di attivismo da parte di quelle siciliane, e si registra una considerevole effervescenza, specie in alcuni settori dell’economia, di diversi gruppi camorristici. Oltre a rilevarsi nell’enclave bustocco la persistenza di una mafia minore come la Stidda agrigentina. Ma non vi è dubbio per l’osservatore attento che la Lombardia sia oggi la seconda regione di ‘ndrangheta sul piano nazionale, in gara con la regione originaria per il primato del fatturato. Nettamente seconda cioè (per riprendere le note categorie analitiche di Anton Blok) in termini di power syndicate; ma forse prima per la forza accumulatavi dai clan in termini di enterprise syndicate. …. ….
Antropologo olandese (n. Amsterdam 1935). Ultimati gli studi universitari, ha intrapreso la carriera accademica e negli anni ha insegnato non solo in patria ma anche in prestigiose università estere (tra cui Berkeley e Yale). Blok è professore emerito di Antropologia culturale all’Università di Amsterdam ed è autore di diverse pubblicazioni; tra tutte The mafia of a sicilian village, 1860-1960 – A study of violent peasant entrepreneurs (1974), edito in Italia con il titolo La mafia di un villaggio siciliano 1860-1960 – Imprenditori, contadini, violenti (1986). Il libro è stato il primo esempio di indagine antropologica della mafia, centrato non tanto sugli aspetti criminali e giudiziari del fenomeno quanto sui comportamenti nella vita quotidiana e sulle complesse dinamiche di potere. Più recentemente Blok ha pubblicato Honour and violence (2001).
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