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mercoledì 15 novembre 2023

Gli Arbereshe nel Cinquecento siciliano (2)

La Storia per flash e per assetti socio-economici


Tracce storiche 


 Ad oggi ben poco, per non dire nulla, sappiamo del tipo di  conduzione/gestione economico-feudale nelle terre di Kuntisa a beneficio dei Cardona del periodo di fine Quattrocento-inizio Cinquecento. Gli archivi, pubblici e privati andrebbero sistematicamente studiati per ottenere i dati sul tipo gestionale, sugli apparati preposti e sulle modalità di ingaggio degli arbereshe.

 Sappiamo comunque che la conduzione dei Cardona e dei Gioeni -almeno sul piano della tenuta dei conti economici- non diede problemi alla baronia. Sappiamo di contro che fu disastrosa e, diremmo oggi, fallimentare quella dei Colonna, la quale fu sottoposta sotto il controllo amministrativo della Deputazione degli Stati.

 È certo che i Cardona della seconda metà del quattrocento ebbero interesse a valorizzare e popolare i feudi che gravitavano nell’area e giurisdizione di Calatamauro in un periodo in cui i mercati della penisola iberica e del settentrione d’Italia richiedevano ingenti quantitativi di grano.

 Sappiamo anche che già nel corso del seicento l’assetto feudale/proprietario  del  territorio di Contessa non possedeva più l’unitarietà del periodo di insediamento degli arbereshe e che le generazioni e famiglie baronali successive ai Cardona iniziarono a vendere, cedere e a frammentare i domini, fino (diremmo, con linguaggio di oggi) all’imponente fallimento esploso sotto ì Colonna, costretti a cedere la gestione alla  Deputazione degli Stati, l’istituto deputato ad una sorta di amministrazione controllata dei feudi gravati da troppi debiti: la gestione degli stessi veniva infatti assunta dalla Deputazione che attraverso suoi funzionari si preoccupava di risarcire i debitori con gli introiti delle rendite.

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