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domenica 12 novembre 2023

Flash sulla Storia Patria -2-

Problemi enormi

Fare gli italiani” consisteva
 in un’operazione di pedagogia
nazionale, perseguita con
 la cultura e l’istruzione, che
prese il via con la legge
 Casati:
 infatti venne
 introdotta la gratuità
dell’istruzione elementare
 e l’obbligo di frequenza per
i primi due anni di essa.




Con una serie di brevi flash sulla vicenda storica dell’Italia unita ci proponiamo di ripercorrere oltre centosessant’anni di unità del Paese Italia, soffermandoci sulle principali vicende sociali, politiche ed economiche. 

Cosa puo' proporsi un piccolo blog con le disamine che di volta in volta va sviluppando? Semplicemente di provare a diffondere coscienza civica.


1861

Il regno esiste, Roma verrà 

In quel 1861 nasce a Torino il primo Parlamento italiano. Vittorio Emanuele II viene proclamato re d’Italia. È Cavour a fissare l’ideale e il motivo di essere di quella risorta Italia unita: Roma, Roma sola deve essere la capitale. La sua prematura morte impedisce che nel breve tempo possa essere realizzato il sogno.

L’ultimo suo monito ai suoi amici e collaboratori e politici del nascente Stato italiano, a modo di testamento, è stato: Libera Chiesa in libero Stato. 

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Altro messaggio, di chiara impronta liberale, di Cavour, ma frequentemente attribuito a Massimo D’Azeglio, è stato: L’Italia è fatta, ora faremo gli italiani. E poi: … Io non ho alcuna fiducia nelle dittature è tanto meno nelle dittature civili. Credo che si possono fare con un Parlamento molte cose che sarebbero impossibili ad un potere assoluto. Un’esperienza di tredici anni mi ha convinto che un ministero onesto ed energico, che non ha da temere rivelazioni sconvolgenti e che non si lascia intimidire dalla violenza delle fazioni, ha tutto da guadagnare dalle lotte parlamentari. Non mi sono mai sentito così vulnerabile come quando le Camere erano chiuse. D’altronde non potrei tradire la mia origine, rinnegare i principi di tutta la mia vita. Sono figlio della libertà, è a lei che devo tutto quello che sono. Se si dovesse mettere un velo sulla sua statua, non sarei io a farlo … La via parlamentare è la più lunga, ma è la più sicura.

(Cavour, lettera alla Contessa di Circourt, 28 dicembre 1860)

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