Il calendario della Chiesa di tradizione bizantina alla data del 21 Novembre segna e rievoca “L’ingresso al Tempio della Santissima Madre di Dio”.
L’iconografia e la teologia di tradizione bizantina ha trasformato il tempio in pietra nello spazio come luogo e dimora di Dio. Le forme iconiche portano a trasformare la muratura e l’architettura del Tempio nell’ambiente entro cui l’uomo vive.
Storicamente l’iconografia tenta di trovare forme adatte al mondo moderno che tentano e provano a trasformare l’architettura nella realtà più prossima al paesaggio circostante dove stanno le preoccupazioni dell’uomo.
Qualcuno spiega che l’arte dell’Icona è antropocentrica (=esprime l’uomo con le sue emozioni e le sue ricerche estetiche di espressioni e di forme).
Stando al Concilio del 787 “La composizione delle immagini non è lasciata alla sola iniziativa degli artisti” essa deve obbedire alle esigenze del Mistero liturgico, all’avvenimento che si intende evocare.
Il tempio di cui alle Icone si propone di evocare il mondo degli uomini, quello dell’incontro degli uomini, più che l’architettura dell’edificio.
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