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sabato 11 novembre 2023

Sanità Pubblica. Riflessioni di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

A quanti cittadini è capitato di imbattare nella  prenotazione di una visita medica specialistica o di un esame diagnostico e alla fine ha optato per la visita privata, al di fuori del SSN?

Quale è la procedura?

= Il medico di famiglia o lo specialista indicano il codice di priorità sulla ricetta: 

= se urgente, il sistema sanitario nazionale deve, dovrebbe, garantire la prestazione in 72 ore; 

=se c’è il codice «breve» entro 10 giorni; 

= se è differibile entro 30 giorni per una visita, e 60 per un esame; 

= entro 120 giorni se si tratta di prestazioni programmate.

 I tempi indicati vengono rispettati? È la domanda che la Gabanelli e la Ravizza si pongono nell'articolo sul Corriere della Sera.

Per le due autrici di un lungo testo, il sistema di monitoraggio previsto per legge non funziona ed il motivo si coglie nei siti regionali dove stanno pubblicati migliaia di dati, ma ogni Regione li utilizza con criteri di raccolta che più le fa comodo: i risultati dei tempi di attesa non sono differenziati in base al codice di priorità ed inoltre manca una linea guida comune e nessuna trasparenza si coglie sulla situazione reale, che era invece lo scopo delle legge voluta nel febbraio 2019 dall’allora ministro Giulia Grillo.

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