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lunedì 27 novembre 2023

Contessa Entellina e territorio

Calatamauro

Nel periodo romano-bizantino non esistevano i “castelli” così come, noi del terzo millennio, possediamo convinzioni e cogliamo l’idea di beni  culturali, abbastanza  diffusi nei territori del nostro Paese.

 Calatamauro del periodo bizantino fu un castrum (= castra erano gli accampamenti fortificati nei quali risiedevano, in forma stabile o provvisoria, le unità dell'esercito romano-bizantino (“le legioni”). Trovavano localizzazione quasi sempre dove era possibile  articolare sistemi difensivi contro le frequenti scorrerie saracene.

 Quello che fu castrum Romano-bizantino dal cinquecento fino attorno all’anno mille (Calatamauro) diventerà castrellum e poi castello attorno all’anno mille, nel periodo feudale, caratterizzato dal sistema socio-economico introdotto dai Normanni. Fu con i normanni che Calatamauro divenne dimora fortificata (castello) con i caratteri, gli ambienti ed i contesti adatti a difendere i territori di pertinenza e a divenire sede ambita dei baroni del tempo.

  Calatamauro posizionato in un’area capace di dominare vasti territori della Sicilia occidentale, costruito su una rupe alta e scoscesa possedette tutte le caratteristiche per essere sede di dominio delle famiglie più potenti ed influenti della Sicilia medievale e quindi feudale. Ciò fu possibile fino a quando l’arma dei potenti risiedette sulle milizie e la cavalleria; l’importanza strategica di Calatamauro venne meno con l’affermarsi delle artiglierie, delle armi da fuoco.

 Ma sul blog contiamo di meglio e più ampiamente affrontare il ruolo di vita militare e civile del sito di Castello Calatamauro.

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