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Storia della Sicilia
La lunga guerra del Vespro dal 1282 al 1302, quella che vide Angioini ed Aragonesi contendersi il controllo della Sicilia fu causa ed effetto dell’abbandono di tutte le aree interne dell’Isola.
Vespri Siciliani Bersaglio della rivolta nel 1282 furono i dominatori francesi dell’isola, gli Angioini, visti come oppressori. Da Palermo i moti si sparsero all’intera Sicilia. |
Era venuta meno, con la fine dell’era normanna, la Sicilia vivace e prospera, oltre che ricca di giardini ed acque reggimentate, quella ancora ricca delle arabe “gebbie”. Le campagne erano via via divenute insicure dopo le persecuzioni di Federico II, poi ancora degli angioini e poi ancora con le guerre fra angioini ed aragonesi, ed i feudi lontani dalle città regie -munite di mura- erano rimasti in preda alle bande armate.
Eppure la Sicilia continuo’ ad esportare grano che proveniva non più dalle baronie (interne nell’Isola) ma dalle aree prossime alle città regie, quelle difese da mura. La richiesta di grano dall’Isola continuò quasi sempre a persistere. La volontà e la possibilità di riprendere a ri-popolare l’interno dell’Isola, per assecondare la domanda di grano, sarà frutto, alla fine del XV secolo, della necessità di manod’opera per i campi. Ed iniziò la colonizzazione per fini agricoli della stessa Valle del Belice, dove di terreni coltivati ne erano rimasti davvero pochissimi e di centri abitati ancor meno dopo l’avvenuta distruzione di Entella.
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