Brutte previsioni: il calo demografico italiano è destinato a protrarsi: tra 20 anni a fronte di tre anziani ci sarà un ragazzo sotto i 14 anni.
E le pensioni si pagano con i contributi pagati da chi lavora.
La sfida che oggi accomuna tutti i paesi avanzati è il rischio di un declino demografico dovuto a bassi livelli di natalità. |
Perché una popolazione rimanga stabile, il cosiddetto tasso di sostituzione è di 2,1 figli per ciascuna donna. Ai nostri giorni in Italia siamo a 1,2. E va precisato che dal 1993 il saldo naturale nel nostro paese è costantemente negativo.
Gli stranieri residenti fra noi sono 5milioni (8,6%) e l'età media della popolazione nel 2002 era di 41,9 anni; nel 2023 è di 47,4.
A fronte dell'andamento tendenziale non è difficile cogliere le criticità verso cui corre il Paese: 1) sanitaria: un 65enne ha una speranza di vita di 20 anni e le patologie croniche e le malattie degenerative producono costi nel sistema sanitario 2) l'impatto sul sistema pensionistico nel 2022 è stato di 300 miliardi di euro, oltre il 15,5% del Pil.
Oggi in Italia il numero delle pensioni erogate è quasi uguale al numero delle persone che lavorano (e che quindi pagano i contributi per pagare le pensioni ai pensionati).
Cosa ci riserva il futuro, sapendo che la popolazione è in forte decremento? sapendo che le proiezioni al 2070 assegnano all'Italia una popolazione di circa 48milioni (dieci in meno di oggi)?
(segue)
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