L'ordinanza di Musumeci che vieta l'ingresso negli uffci pubblici, per noi di Contessa per intenderci in Municipio e/o probabilmente all'ufficio PT, se non si è in possesso del green pass, sta sollevando parecchie perplessità.
Una decina di deputati regionali hanno affermato - appare ampiamente inapplicabile, oltre che per altri versi illogica e nel suo complesso pericolosa. «Innanzitutto - dicono - il divieto di accesso agli edifici pubblici (a partire proprio da quelli regionali) per chi non ha il Green pass, è del tutto inattuabile, visto che gli enti pubblici (a partire dalla Regione) non sono attrezzati per i controlli, ma appare per altro del tutto illegale quando impatta su quegli uffici (siano essi comunali, giudiziari, regionali o della pubblica sicurezza) dove la presenza fisica è indispensabile per la fruizione dei servizi. Per non parlare del fatto che molti enti (a partire dalla Regione) non sono attrezzati per fornire ai propri cittadini utenti tutti i servizi in modalità telematica. Insomma, un provvedimento pasticciato sotto il profilo amministrativo. Molti problemi solleva poi l’obbligo di pagamento per i tamponi finalizzati al Greenpass, che non ha alcun fondamento giuridico e appare ancor di più «anomalo» nel momento in cui la sanità pubblica - come testimoniato dalla immediata chiusura o riduzione dell’attività dei Drive-in - non è in grado di assicurare il servizio.» «Insomma - concludono i deputati peraltro appartenenti all'area politica di centro destra a cui appartiene Musumeci - pur condividendo le preoccupazioni sull'andamento dell’epidemia, non possiamo che preoccuparci per le soluzioni proposte dal Governo regionale, che rischiano di aggravare la situazione e che sembrano figlie di un’approssimazione inaccettabile.»
Pure contrario all'iniziativa si dichiara Leoluca Orlando nella veste di Presidente Anci Sicilia, ossia dei sindaci dell'Isola.
Nessun commento:
Posta un commento