A Contessa sono tanti, anche troppi, i siti (e le località) che possiedono rilevanza storica, o perchè vi insistono reperti archeologici o perchè esistono descrizioni topografiche puntuali di battaglie fra greci e cartaginesi e/o di aziende agricole di epoca romana qui localizzate. Non parliamo poi di Entella e/o di Santa Maria del Bosco o dell'arrivo degli arbereshe.
Le iniziative curate in questi anni recenti dall'Associazione "Vivere Slow" hanno consentito di meglio conoscere e finalmente di avviarne la valorizzare del territorio di Contessa Entellina, soprattutto del rilievo roccioso (764 m.s.l.m.) alla cui sommità stanno ruderi di un castello di epoca bizantino-araba. In realtà il sito fu -in periodo bizantino e saraceno- un presidio militare. Più autori attribuiscono a quel presidio il ruolo di sito dello stato maggiore federiciano (Federico II) durante l'assedio e la successiva distruzione di Entella, ultimo baluardo saraceno prima della distruzione della città (prima metà del XIII secolo).
Da anni l'Associazione "Vivere Slow" si adopera per la valorizzazione dell'area archeologica di Calatamauro dove, soprasttutto in seguito agli scavi condotti dalla Scuola Normale di Pisa, sono state messe in luce le mura interne ed esterne al sito.
Chi arriva alla cima del rilievo può pure visitare la grande cisterna monumentale.
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