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lunedì 16 agosto 2021

Cosa accade. Da 0sama Bin Laden ai nuovi Talebani; la crescita della democrazia esige tempo, molto tempo.

Gino Strada, leggo su un giornale che, non era un santo  ma un grande idealista come tanti lo erano stati a fine ottocento e che si dedicavano ad aiutare gli ultimi del mondo su tutti i campi di battaglia possibili. 

Risale al 1999
Da allora
sette milioni di persone sono
state curate da Emergency,
che oggi è presente in Afganistan
 con due Centri chirurgici per
vittime di guerra: a Kabul e
Lashkar-gah, un Centro chirurgico
e pediatrico e un Centro di maternità
 ad Anabah, nella Valle del
Panshir e una rete di 44
Posti di primo soccorso. 

Nei primi quattro mesi del
2021,
 i suoi ospedali hanno già
ricoverato 1.853 pazienti vittime
di guerra, con un aumento del
 202% rispetto al 2011, quando
la guerra era in corso da 10 anni.


 Nei Paesi dove prestava la sua opera le mine, i mortai ed i colpi di proiettile erano identici a quelli esplosi a fine Ottocento. Non  considerando la vergogna della schiavitù che ancora oggi regna in un numero indefinito di Campi Profughi del pianeta. Dal 1988 aveva deciso di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra.  La sua opera l'ha svolta in parecchi paesi:  Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.

 Gino Strada è morto come voleva lui, sul campo con il bisturi ancora in mano! Chissà cosa oggi, in queste ore, avrebbe pensato e cosa avrebbe fatto con quanto -molti temono- accadrà nei prossimi mesi in Afganistan dove l'in-civile Occidente scappa lasciando in preda ai talebani quanti di esso si erano fidati ed attendevano una democrazia consolidata. Scappa lasciando in preda ai talebani (=gli studenti del Corano) tutti coloro (molti o pochi) che pensavano alla democrazia e al riscatto della dignità umana. 

 Certo, non competeva agli Occidentali insegnare la democrazia a popoli di cultura e tradizione diversa. Ma venti anni fà l'Occidente andò lì in seguito agli attentati alle torri gemelle di New York e per snidare il mondo del mandante di quegli attentati, Bid Laden. Il ritorno dei talebani alla guida del paese afgano non può quindi lasciare indifferenti.  

  D'altrone venti anni per far germogliare la democrazia sono pochi, sono nulla. Verrebbe da sperare che il mondo globalizzato non debba servire solamente all'economia ma pure alle coscienze umane e comunque alla salvaguardia dei percorsi di ciascun popolo in direzione della dignità degli individui, degli esseri umani.

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