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martedì 25 maggio 2021

Recovery Plan. Scorriamolo poco alla volta (4)

 Questione Giustizia

L’Europa ha più volte bacchettato l’Italia per i risultati prodotti dal suo sistema giudiziario

Il tema dei processi troppo numerosi e troppo lunghi è un argomento che ha una doppia rilevanza, non solo per noi italiani ma anche per il sistema europeo con cui siamo integrati. Il nostro Paese è al ventiduesimo posto nell’Unione europea per numero di giudici ogni 100mila abitanti ed è anche tra i Paesi con il maggior numero di avvocati (se ne contano quattro ogni mille abitanti). 

La questione giustizia investe sia giudici che avvocati, quindi. Significa inoltre un eccesso di norme, circa 13mila tra i settori della giustizia penale, civile, amministrativa e tributaria. Una selva normativa quindi! che andrà disboscata.

E' pertanto diventata attuale e diffusa l’esigenza di una inversione di rotta, di una riforma organica della giustizia, di un approccio diverso da quello settoriale che ha prevalso finora.


 E' condivisa ormai da tutti la necessità di velocizzare i processi in favore della certezza del diritto e dell'esigenza dovuta al sistema economico del paese di ottenere e conseguire in tempi rapidi giustizia nel fluire delle transazioni.


Il Piano sviluppato da Draghi aggiunge a quanto sopra ancora cose che fanno la differenza da quanto da tempo si desiderava: 

1) La Giustizia deve essere più selettività nell’esercizio dell’azione penale, 

2) vanno estinti alcuni reati mediante condotte riparatorie, 

3) verrà accresciuto lo spazio sulla “particolare tenuità dei fatti”, 

4) sarà ridotta la possibilità di passaggio tra magistratura giudicante e requirente, 

5) sarà riformato il Consiglio Superiore della Magistratura che sarà chiamato a promuovere il merito dei magostrati (in questo passaggio si legge la risposta al caso Palamara e non solamente ad esso).


 Non è poco !

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