La fiducia, motore di crescita sociale.
Da un antico numero della rivista "Segno", edita a Palermo, ormai da più decenni, estrapoliamo un breve estratto che ci sembra sintomatico di un certo periodo storico e di un modo di essere e di sentire di noi siciliani, o quanto meno di tanti siciliani. E tuttavia bisogna ammettere che nel tempo il rapporto istituzioni/società è molto, tanto, migliorato.
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... E che dire della nostra regione, dei suoi drammi, delle sue tragedie? Dove la trovi in Sicilia la fiducia, la condizione necessaria, cioè, e la causa del progresso materiale e spirituale di un popolo, di una comunità? E significativo che tra i proverbi siciliano non se ne trovi uno in favore della fiducia. Se ne trovano invece (molti) che raccomandano la sfiducia e la diffidenza. Tra sfiducia e violenza c'è un rapporto, diretto o indiretto, quasi di causa-effetto.
Si può tranquillamente affermare che se c'è violenza non c'è fiducia, che la presenza della violenza è indizio sicuro della assenza di fiducia
Se la fiducia è causa di libertà è facile capire di cosa sia causa la sfiducia. È noto come il potere mafioso (ed è risaputo quanto sia esteso e pervasivo questo potere) abbia, nella storia distrutto la fiducia e impedito (e impedisca) la sua formazione. Non c'è bisogno che io citi la relativa letteratura. Si può dire con relativa tranquillità: la mafia distrugge la fiducia e genera sfiducia, quindi violenza (ma anche la mafia è figlia della sfiducia?). ... ...
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"Il brano è estrapolato da un molto più ampio testo a firma di p. Nino Fasullo".
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