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lunedì 10 maggio 2021

Parlare di mafia. Noi siciliani non lo facciamo frequentemente, perché?

 Perché non è corretto assimilare la "mafia" alla delinquenza, e basta? La risposta dovrebbe essere facile, ma in Sicilia non tutti osiamo affermarlo. La "mafia" pur essendo organizzazione criminale intrattiene strette relazioni con la politica, o meglio con certa politica (che non sempre è minoritaria). Caratteristica della Mafia è di condizionare l'operato delle istituzioni, pubbliche e pure di quelle  private (ossia del mondo produttivo).

 Non solo. 

La Mafia garantisce su un territorio da essa stessa delimitato protezione alle sue vittime (la gente che paga) e controlla il tessuto produttivo del territorio. È un fenomeno criminale sicuramente che pero' si insinua all'interno delle società e delle comunità,  provando a sostituirsi, nelle scelte collettive e nelle vicende del territorio, alle istituzioni pubbliche. 

Con quanto tracciato e quanto riportato ora, la mafia non è semplicemente fenomeno delinquenziale (che sicuramente è) ma essa tende a svolgere funzioni che tipicamente e istituzionalmente spettano alle autorità pubbliche, spettano allo Stato. Da qui si sbaglia a pensare che "mafiosi" sono gli uomini rudi, dalle maniere sbrigative ed autoritarie, dei tempi andati. Costoro al limite sono la manovalanza. I mafiosi oggi possiedono lauree, master e titoli e stanno, magari in uffici presso grattacieli, dietro ad un pc  e da li tracciano i percorsi dell'organizzazione anti-stato che dirigono. Costoro non potrebbero perseguire i loro fini se non trovassero sponda nella politica, nella parte corrotta del mondo politico. 

Sta tutta qui -quindi- la differenza della mafia rispetto alla delinquenza comune, nell'aspirare a sostituirsi alle istituzioni pubbliche nel regolare i rapporti sociali e soprattutto economici del territorio.

Ma ovviamente c'è ancora molto altro. Proveremo a capire.

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