Questione giovanile
Il Recovery Plan elaborato sotto la vigile attenzione del Presidente Draghi, in quanto documento istituzionale, prende atto che nel nostro Paese esiste un problema serio che è quello della vasta disoccupazione giovanile. Giovani che oggi sempre più numerosi prendono la via dell'emigrazione sia che si tratti di titolari di diplomi, lauree e dottorati che di fasce comunque scolarizzate.
Il Piano è comunque mirato verso la moltiplicazione del ruolo del Servizio Civile, che dovrà avere una chiara propensione di vero e proprio strumento per il ragiungimento degli obiettivi del Piano in direzione della “cittadinanza digitale”, e non solo in quella direzione.
Si intende -ancora- individuare alcuni profili di lauree abilitanti per alcune professioni; a modo di esempio i laureati in giurisprudenza potranno direttamente accedere al concorso per la Magistratura pur in assenza di altri requisiti abilitanti oggi richiesti.
Sono previsti sostegni per gli affitti delle giovani coppie e per gli studenti di tutte le fascie verranno -in maniera consistente per cifre e per numero- istituite borse di studio oltre che significativi investimenti nell'edilizia universitaria.
Come appare evidente il Piano contiene visioni e prospettive da sempre desiderate, soprattutto a beneficio delle fascie sociali finora meno favorite, e che adesso finalmente sarebbero entrate a far parte e in misura incisiva della programmazione dei prossimi sette anni.
(Segue)
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