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domenica 11 agosto 2019

Alle radici del Cristianesimo

La Fede. Per i cristiani è univoca ?
Manzoni ebbe a scrivere: "..è necessario che i cristiani propongano una dottrina superiore ai loro fatti. E non si può tacciarli di ipocrisia, qualora, doverosamente, confessino  di essere ben lontani dalla perfezione che insegnano".
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Un Padre della Chiesa delle origini:
La fede, dunque, è consenso scevro da esitazioni dato a ciò che si è udito, con piena certezza della verità di ciò che per la grazia di Dio viene annunciato. Questa é la fede che ha mostrato Abramo, e per questo ha ricevuto buona testimonianza: Non esitò per incredulità, ma si rafforzò con la fede, dando gloria a Dio e nella piena certezza che chi ha fatto la promessa, ha anche la potenza di compierla. 
Basilio Magno, il Grande;
(Cesarea in Cappadocia, 329
– Cesarea in Cappadocia, 1º gennaio
379),  è stato un vescovo
e teologo, venerato dalle Chiese
cristiane; porta anche i titoli di
confessore e Dottore della Chiesa.
Se dunque fedele è il Signore in tutte le sue parole, e se sono fedeli tutti i suoi comandamenti, saldamente fissati per i secoli dei secoli, fatti in verità e rettitudini, è manifesto venir meno alla fede e indice di orgoglio annullare qualcosa che sta scritto o introdurre qualcosa che non sta scritto. II Signore nostro Gesù Cristo ha detto infatti: Le mie pecore ascoltano la mia voce; e prima dì questo aveva detto: Ma non seguiranno un estraneo, anzi lo fuggiranno, perché non conoscono la voce degli estranei. Anche l’Apostolo, servendosi di un esempio tratto dalle cose umane, proibisce con forza di aggiungere o togliere qualcosa alla sacra Scrittura, dicendo: Un testamento convalidato, sebbene sia di un uomo, non é annullato da nessuno né alcuno vi aggiunge disposizioni.
(San Basilio)

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