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giovedì 6 ottobre 2011

ATO-rifiuti: la fine ingloriosa degli ATO-rifiuti e l’immondizia per le strade

Lo scorso 18 settembre, i debiti per il conferimento in discarica dei rifiuti dell’ATO PA2 ammontavano a 160 mila euro, ma i costi galoppano e ogni settimana si aggiungono circa 80 mila euro. I responsabili delle discariche, che sia Bellolampo o Trapani, non si fidano e chiedono polizze fidejussorie, anche queste troppo onerose per la società Palermo2.
Cassonetti c/o borgo Cozzo Finocchio.
E' così dall'inizio dell'estate.
L'Ato Pa2 non funziona, ma il Comune a cui paghiamo la
Tarsu assolve al suo ruolo ?
Intanto, incombe pure il malcontento dei lavoratori dell'Ato che hanno proclamato uno sciopero per i prossimi giorni. Chiedono il pagamento degli stipendi arretrati. L'anticipazione di un milione e 600 mila euro concessa dalla Regione al Comune di Monreale, e poi versata alla società Alto Belice ambiente, è stata fagocitata da tasse ed oneri a beneficio dei lavoratori.
Ogni Comune dell'Ato –è stato convenuto- pagherà per il conferimento in discarica i costi relativi al proprio territorio. Contessa E. finora si è avvalsa, da qualche tempo, della possibilità di scaricare a Sciacca.
La raccolta anche da noi comunque (non solo a Monreale) stenta a smaltire le quantità accumulate sul territorio, specie -come documentato dalla foto ripresa oggi pomeriggio alla presenza occasionale del sindaco Parrino - nei borghi..
Il sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo, non fidandosi della gestione ATO ha chiesto l'autorizzazione a pagare, oltre alla discarica, gli operatori ecologici del proprio territorio. Tale possibilità era prevista, in un primo momento, nel decreto di nomina del commissario ad acta. La prerogativa venne poi revocata, Di Matteo chiede che si torni ad inserirla.
Restando sempre sul terreno ATO c’è da rilevare che i liquidatori di tutte le 27 società siciliane devono alla Regione oltre un miliardo di euro. La Regione ha indetto finora due bandi pubblici rivolti alle Banche affinchè si incarichino del recupero, però esige che la banca aggiudicataria anticipi alle casse regionali il ricavato.
E’ comprensibilissima a questo punto, dopo aver capito la realtà finanziaria degli Ato, la ragione percui le due gare sono andate deserte.

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