Il Centro raccolta latte di Piano Cavaliere
Il Comune di Contessa Entellina ha ottenuto in consegna un bel pò di anni addietro dall'ESA l'affidamento dei borghi ex Eras e, nel contesto di questo trasferimento di competenze, c'era rientrato anche il locale Lattiero-Caseario di località Piano Cavaliere.
Si tratta di un edificio che avrebbe dovuto fungere da 'raccolta latte' a servizio degli allevatori della zona che sarebbe stato, dopo, lavorato nel Centro lavorazione realizzato -sempre dall'ESA- in territorio di Corleone. Nè l'uno impianto (quello di Contessa Entellina) nè l'altro (quello di Corleone) sono mai entrati in funzione. La motivazione che qualche anno fà veniva spacciata -per il mancato uso di queste opere- era che la progettazione e la realizzazione erano avvenute con sovradimensionamento rispetto al bestiame esistente in tutto l'entroterra palermitano; sarebbero serviti in pratica decine e decine di migliaia di capi di bestiami perchè la gestione aziendale dell'eventuale impresa conduttrice potesse mantenersi in equilibrio, potesse operare economicamente.
Risultato? dopo decenni e decenni di mancata utilizzazione dell'impianto di Contessa Entellina oggi non restano che .... ruderi, anche perchè tutto l'apparato tecnologico è stato rubato nei decenni di stato di abbandono, pezzo dopo pezzo.
Il Comune di Contessa Entellina nei giorni scorsi ha provato ad affidare ciò che resta del centro raccolta latte a privati che fossero interessati indicendo una asta pubblica con un canone annuo minimo di €. 2.500,oo.
L'asta come era prevedibile è andata deserta.
Cosa può farsene -infatti- di un ammasso di pareti divelte un privato in un comune dove di edifici -abitabili e non- ne insistono a bizzeffa e a prezzi stracciatissimi ?
L'Impianto macellazione di Puiata Brjgnano
Altro edificio che ha seguito il medesimo destino del 'ex centro raccolta latte' è l'impianto per la "macellazione bestiame' di c.da Puiata Brjgnano. Anche quest'edificio -realizzato direttamente dal Comune al contrario del precedente che era stato realizzato dall'ESA (Ente Sviluppo Agricolo)- ha visto nel tempo la sottrazione di buona parte dell'impiantistica tecnologica ed oggi ciò che resta dell'apparato murario è in gran parte ricoperto da siepi ed erbacce.
In entrambi i casi sopra riportati si tratta di opere realizzate non perchè servissero alla Comunità -sulla base di corrette programmazioni socio-economiche- bensì per il solo fine, viene da dire per il solo gusto di indire gare di appalto. Tradotto in termini più chiari: per sciupare risorse pubbliche.
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