Dal 20 ottobre c’è il rischio che la raccolta rifiuti in Sicilia venga sospesa:
1) I fornitori dei 27 ATO chiedono il pagamento dei loro crediti, 200 milioni dall’intero sistema;
2) I sindacati chiedono che vengano pagate le retribuzioni arretrate ai dipendenti.
Gli Ato, è già stato deciso con una legge della Regione, sono in liquidazione; tuttavia non si riesce a mandarli al macero perché, prima, la Regione deve recuperare il miliardo di euro che ha loro “prestato”. Per recuperarlo ha già bandito, più volte, delle gare rivolte al sistema bancario perché sia un Istituto di credito ad occuparsi del recupero. L’Istituto di credito in attesa di recuperare il “miliardo” dovrebbe anticipare a mamma Regione gran parte di questa montagna di soldi depauperati dai politicanti ed affaristi che hanno gestito gli ATO.
Mamma Regione sa bene che non percepirà un euro però si industria a indire gare per dimostrare alla Corte dei Conti (ricordiamoci del famoso danno erariale) che i politicanti hanno fatto il possibile per rintracciare il miliardo, ma ….
Essendo chiaro che nessuna banca intende imbarcarsi in questa avventura ….i politicanti di ogni colore intanto hanno lasciato le rogne (da loro create) ai liquidatori.
“Qualora la problematica non trovasse soluzione entro il 20 ottobre - scrivono aziende fornitrici e rappresentanti dei lavoratori - le forze imprenditoriali e quelle sociali, loro malgrado, saranno costrette ad interrompere il servizio di raccolta rifiuti in tutta la Sicilia e a mettere in campo tutte le forme di lotta per potere garantire i livelli occupazionali, la tutela ambientale e la retribuzione dei lavoratori, in un settore che necessita di una vera, sana e condivisa riforma nell’interesse di tutti i cittadini”.
Ci si aspetta l’ennesimo conflitto, quindi.
La Regione di Raffaele Lombardo, coerente continuazione della Regione di Totò Cuffaro, evidenzia intanto l’incapacità di superare definitivamente il sistema dei 27 Ato, chiudendone la liquidazione, e dare avvio alle 9 Srr, così come previsto dalla legge n.9/2010.
Tanto semplice è stato accumulare quel miliardo di debiti, tanto complesso sarà smaltirlo.
Gli ATO esistono da sette anni, e fra il 2004 ed il l 2010, hanno fatto assunzioni clientelari e sovradimensionamenti di organici (sono più gli impiegati da scrivania che quelli che raccolgono rifiuti), hanno istituito Consigli di Amministrazione dove i siciliani più incapaci ma più arruffoni si autodeliberavano compensi da nababi.
I conti era ovvio che dovessero impazzire.
Nessuno si opponeva (sul serio) al sistema (inventato in epoca cuffariana) a quell’assalto alle diligenze, alle risorse pubbliche: non si opponeva chi all’Assemblea Regionale sava nei banchi dell'opposizione, né chi sedeva fra quelli della maggioranza, ovviamente. Le quote di assunzioni parassitarie e la misura delle indennità dei Consigli di Amministrazione venivano assegnate con “giudizio”, infatti.
Qualche dato? In alcune realtà, come l’Ato Belice Ambiente TP2 o la Palermo Ambiente PA 3, l’incidenza del costo del personale ha superato nel 2009 persino il 50% del totale. E per la stragrande maggioranza si è sempre trattato di amministrativi.
Poi ci sono stati i costi incomprensibili: l’Ato CT1 ha gestito 125 mila abitanti con costi della produzione per 23 milioni di euro, mentre la SOGEIR (Ato AG1), 128 mila abitanti, ha ottimizzato le spese arrivando a 13 milioni di euro, la Dedalo Ambiente nel cui ambito ricadono 131 mila abitanti, ha avuto costi per 19 milioni di euro, anche se il 57% solo per il personale.
Per concludere:
Se lo sciopero e il disagio è previsto dal 20 ottobre, perché a Contessa Entellina la raccolta rifiuti è … una chimera già da alcune settimane ?
Si è rotto il camion ? ed un camion può bloccare un servizio pubblico ?
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