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sabato 22 ottobre 2011

Santa Maria del Bosco merita il sacrificio di noi contessioti di inviare una segnalazione con un minimo di descrizione su come stanno .... le rovine

È in corso  in questi giorni, in queste settimane, la campagna di sensibilizzazione SOS Heritage di Salvalarte Sicilia che vede protagonisti i cittadini con le loro indicazioni e con le loro segnalazioni.
Quest’iniziativa si collegherà con la manifestazione Salvalarte Sicilia che si svolgerà nel mese di novembre e che ha precisi appuntamenti per richiamare l’attenzione sui monumenti che versano in rovina: proprio come Santa Maria del Bosco.
Se i nostri amici lettori del Blog, sia che risiedano a Contessa Entellina o nel Nord Italia, in Svizzera, in Germania etc., ognuno per proprio conto, segnalasse a Legambiente il proprio punto di vista su come stanno le cose a Santa Maria del Bosco, forse riusciremo a portare i nostri, finora, sterili lamenti ad un livello più incisivo.
Se poi all’e-mail di segnalazione allegassimo qualche foto, qualche scritto, qualche documentazione su Santa Maria faremmo cosa ancora più utile.
Il Complesso di Santa Maria del Bosco, che sorge sul territorio di Contessa Entellina, merita il sacrificio di una e-mail.
Se il Sindaco di Contessa Entellina tirasse fuori dagli scaffali il fascicolo “Santa Maria del Bosco” e facesse quanto è suo dovere in simili frangenti, non solo con Legambiente, ma con tutte le Autorità regionali, nazionali e provinciali che hanno il dovere di non chiudere occhi e di non otturare le orecchie, farebbe pure lui (il sindaco) cosa utile.
Riportiamo l'indirizzo di Legambiente Sicilia a cui inviare la segnalazione. E' ovvio che esso non è l'unico indirizzo da attivare: esiste infatti l'Assessorato Regionale Beni Culturali, esistono le Sovrintendenze, esiste un ministro Galan, esiste .... un mare di apparati che assorbono risorse in stipendi ed indennità per politici ma che ....

Riportiamo una recente dichiarazione del responsabile di Legambiente Sicilia, -Beni Culturali-.
Gianfranco Zanna ha dichiarato: “È recente la notizia dei sigilli apposti allo Spasimo a Palermo per rischio crolli. E’ da anni che ci battiamo per la salvaguardia del nostro immenso patrimonio monumentale, ma tagli e scarsa attenzione da parte della politica, lo mettono continuamente a repentaglio, con grave danno non solo per la nostra storia che, a volte, viene cancellata, ma anche per l’economia. Un bene monumentale chiuso significa, infatti, meno attrazione turistica, quindi minori entrate. Il nostro obiettivo è quello di evitare il disfacimento del nostro patrimonio artistico. Per questo motivo, periodicamente presenteremo una black list dei monumenti che corrono i maggiori rischi. Tante le segnalazioni pervenute, segno che i cittadini hanno a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Ovviamente ci auguriamo che il numero si fermi e che vengano cancellati alcuni siti, segno che le istituzioni preposte si sono attivate per la salvaguardia del bene”.

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