dal Corriere della Sera
«Anch'io ho una casa a 150 metri dalla costa. L'ho comprata nell'1988, era un ristorante, ha l'agibilità, le concessioni igienico-sanitarie e una richiesta di sanatoria fatta dal vecchio proprietario. Su questa casa non posso neanche buttare un po' di cemento. Eppure ho firmato l'atto da un notaio, che per me è lo Stato».
A fare «outing» è Paolo Ruggirello, il deputato regionale del Mpa, promotore del disegno di legge «salva-coste» che in Sicilia sta scatenando un putiferio di polemiche, con Confindustria, sindacati, opposizioni e pezzi della maggioranza tra cui il gruppo del Pd che nel provvedimento intravedono una sanatoria selvaggia. Ruggirello ha citato il suo caso personale durante la conferenza stampa convocata assieme al capogruppo degli autonomisti Francesco Musotto per difendere il ddl, approvato in commissione Territorio dell'Assemblea regionale, col parere contrario del presidente Fabio Mancuso (Pdl) e in assenza dei deputati del Pd.
«Anche la mia casa - ha aggiunto Ruggirello - potrebbe essere acquisita al patrimonio dal comune di Trapani. Io ho tutto in regola, come tante centinaia di persone. Con questo disegno di legge intendiamo riportare la legalità».
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