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mercoledì 22 ottobre 2014

Renzi non sarà il meglio, ma la vecchia guardia pd è quella che ci propose la modifica del titolo V della Costituzione: un disastro !!!

-Gli esponenti della vecchia guardia PD sono stati accantonati da Renzi. Tuttavia sono ancora in giro a rivendicare spazi. 
-Il berlusconismo si avvia a chiudere battente; lo stesso leader non ha più le carte in regola per presentarsi candidato ed è verosimile che se ci fossero elezioni imminenti la loro lista scenderebbe sotto il 10% dei consensi.

Tutta questa generazione di politici della seconda repubblica è costituita da gente patetica: contesta Renzi e finge di ignorare che il loro ventennio è alla base dell'attuale crisi socio-economica attraversata dal paese.
La generazione dei D'Alema, Bersani,  Bindi etc. è quella che nel 2001 ha proposto agli italiani di votare ed accogliere la riforma del titolo V della Costituzione. Riforma fatta a maggioranza da quel centro-sinistra di incompetenti del 2001,  quando lo Stato centrale si consegnava mani e piedi alle rigide regole di bilancio di Bruxelles e di Francoforte, inevitabilmente indebolendosi, e dall'altra però gran parte del peso della gestione amministrativa locale si spostava sulle spalle di regioni ognuna diversa dalle altre, in un federalismo del tutto incompiuto. 
In pratica fu allora che si diede il via ai vari Batman di saccheggiare -nelle regioni- il denaro pubblico.

Il risultato di quella riforma fu che, con una devolution fiscale incompiuta e in mancanza dei costi standard da applicare alla spesa per beni e servizi, il saccheggio e lo sperpero è divenuto quanto di più facile possa immaginarsi.
Sono proprio in quegli anni (dal 2001 ad oggi) che il debito pubblico italiano è passato da 1.620 miliardi di euro ("solo" il 108% del Pil) a 2.148 miliardi (oltre il 133% del Pil, ora 127% per via dei nuovi criteri di calcolo Eurostat): in termini assoluti, 528 miliardi in più, un  catastrofe.
Eppure basta rileggersi con attenzione l'articolo 117 della Costituzione, novellato proprio da quella revisione di inizio millennio, per capire che si sarebbe andati a sbattere. Però gli incompetenti di allora osano chiedere ancora spazi piuttosto che ritirarsi a riflettere sui danni compiuti.
È lunghissima e piena di ricadute finanziarie la lista delle cosiddette materie "di legislazione concorrente" e cioè di competenza esclusiva delle regioni, un mare magnum che soffoca ogni logica senza un adeguato sistema di controlli ex ante della spesa e un analogo potere impositivo territoriale, che permetterebbe agli elettori di giudicare i propri amministratori anche e soprattutto dal punto di vista dei servizi offerti.  Sanità in testa !


E' davvero singolare immaginare un partito della sinistra, alla sinistra di Renzi, in cui continuino a ronzare i responsabili del disastro, dai D'Alema ai Veltroni, dalla Bindi ai Bersani.

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