L'Egitto dei Faraoni
e l'Egitto arabo
Le strumentalizzazioni della Storia
occasione per il Blog per ripercorrere i millenni
Gli Europei hanno sempre immaginato l'Egitto come una terra biblica in quanto evocata come la temporanea prigione degli ebrei secondo quanto riporta l'Antico Testamento. Per temperare, se non annullare quell'interpretazione, dall'Ottocento fino ai nostri giorni, e soprattutto dal politico egiziano Nasser in poi, la Repubblica egiziana "araba" ha iniziato a fare della figura del "faraone" un simbolo dell'unità nazionale e testimonianza della passata grandezza del paese.
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Dati reali storici sull'Egitto
Gli storici fissano come punto di partenza del popolamento della Valle del Nilo il periodo definito "Abbasia pluviale" che inizia 120mila anni fa e termina 90mila anni prima di Cristo (si è trattato di un tempo di massima piovosità e umidità per l'intero Nord Africa). Le testimonianze su cui gli archeologi fondano le loro convinzioni sono i ritrovamenti di manufatti litici a forma di mandorla e lavorati su due lati in modo simmetrico, che essi associano all'Homo erectus. Si tratta comunque di un periodo che corrisponde alla fine del passaggio dall'homo erectus all'homo sapiens.
Sempre gli archeologi asseriscono comunque che tra i 50mila ed i 30mila anni prima di Cristo l'ambiente del deserto occidentale del Nilo continua a presentare elementi della cultura musteriana (quella caratterizzata da manufatti litici a forma di mandorla e lavorati su due lati in modo simmetrico, associati all'Homo erectus) e successivamente ateriana (i cui manufatti sono più leggeri, piccoli e resistenti rispetto a quelli fino ad allora utilizzati. I ritrovamenti sono -in questa diversa fase- punte peduncolate, raschiatoi, raschietti, punte di trapano e bulini. Quasi certamente i peduncoli servivano per adattare agli attrezzi manici di legno o d'osso).
Gli archeologi, alla luce dei rinvenimenti accennati, asseriscono ancora che in quell'area dell'Egitto viene via via a cessare la vita degli antenati, quella fino ad allora basata sulla caccia nella savana, per avviare il periodo del Paleolitico (collocata fra i 40.000 anni fa e i 10 000 anni fa), che terminerà prima dell'avvento, finalmente, dell'agricoltura, il cui avvio, lungo il Nilo, viene (sempre indicativamente) fissato attorno al 3500 a.C..
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