Ricordando
Frances LoJacono
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4) A proposito della nutrizione
Sostiene Valter Longo, nutrizionista e direttore dell’Istituto sulla longevità dell’Università di Southem California, che la longevità ai nostri giorni non ha nulla a che fare ne’ con le tecnologie rigenerative ne’ con farmaci particolari. Gli unici fattori sono l’alimentazione e le altre componenti dello stile di vita che hanno capacità elevata di trasformare la durata e la qualità della vita. I cibi che selezioniamo ogni giorno e la loro quantità possono accelerare processi e cambiamenti come i depositi di grassi viscerali, placche arteriosclerotiche o infiammazione sistemica e anche accelerare l’invecchiamento così contribuendo all’insorgere di malattie e fragilità. Regolarmente si sentono informazioni contrastanti su cosa si debba o non debba mangiare per prevenire le malattie e vivere a lungo, confondendo i lettori e spingendoli a credere che in effetti non conta cosa si mangia. Ma non è così. Nel 2017, circa un quinto di tutte le morti nel mondo sono state attribuite a fattori rischio alimentari, una percentuale che sale molto se pensiamo al loro effetto su obesità e malattie. Passando metà dell’anno in Italia e l’altra metà negli USA, sento spesso gli italiani commentare come e quanto mangiano gli americani, forse senza sapere che il 43% degli adulti in Italia è in sovrappeso e soffre di obesità e che l’Italia ha una percentuale di bambini in sovrappeso simile a quello degli USA. Quindi il futuro del nostro record di longevità e salute e’ in pericolo. L’alimentazione giornaliera e alcuni tipi di digiuno possono avere un effetto sulla nostra vita e salute per ora superiore a qualsiasi farmaco.
5) Prendersi cura del cuore
Abbiamo in più riprese evidenziato che il corretto stile di vita sta alla base della buona efficienza del cuore e ne garantisce la buona funzionalità in età avanzata. Fra le regole c’è il divieto assoluto del fumo, causa irreversibile di danni all’apparato cardio-respiratorio (ipertensione, ictus, infarto).
L’aumento di peso corporeo favorisce l’innalzamento della pressione arteriosa, mentre l’incremento di massa grassa, specialmente al livello addominale (obesità viscerale) favorisce le patologie metaboliche come dislipedie e diabete e si associa a rischio moderato di sviluppare una cardiopatia. La circonferenza addominale dovrebbe avere valori non superiori a 94 centimetri nell’uomo e 80 cm. nella donna.
6) Come regolarsi
Evitare eccessivi consumi alcolici e glucidi come zuccheri semplici e dolci. E’ consigliabile sostituire almeno una parte dei carboidrati con grassi monoinsaturi (mandorle, noci, pistacchi) per ridurre la secrezione di insulina, l’ormone che provoca l’obesità e la sodio-ritenzione, nociva per il cuore.
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