Da dove la malvagità di tanti presunti cristiani (e non solo)?
La malvagità dell’uomo rientrerebbe fra le possibilità della libertà umana finalizzata alla sua realizzazione. In altri termini, Dio permette il male per fare spazio all’uomo, e perché l’uomo per questa via possa liberamente raggiungere la felicità di diventare ciò che Dio vuole per l’uomo. Dio oltre a tollerare il male, se ne fa carico e assume le conseguenze (del male) nella persona di Gesù, che finisce in Croce.
Per i teologi la capacità degli uomini di poter fare sia il bene che il male e’ connesso alla consapevolezza di sé, alla capacità di autodeterminazione di ciascuno.
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Una riflessione di Sergio Zavoli suona in questi termini:
Scienza ed umanesimo, fede e ragione, in definitiva Dio e la Storia, hanno preso a misurarsi con un uomo indiviso, cresciuto al di là di ogni ipotizzabile arditezza e destinato a soccombere quando sulla solidarietà prevaleva l’egoismo, contro la pace vincevano le divisioni e il sangue, e la giustizia finiva sconfitta dal privilegio.
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