L’uomo
Viviamo in una civiltà straordinaria che ha manomesso l’ecosistema, ha visto aggravarsi il dramma della fame, della sete e delle malattie, non ha risolto i problemi della sicurezza e del lavoro, sopratutto giovanile, ha sottovalutato lo squilibrio demografico tra il mondo ricco e quello povero, il bisogno di solidarietà e la sfida delle migrazioni; infine, non ha garantito la pace, lasciando che la violenza assumesse cento volti, a cominciare da quello, il più subdole e feroce, del terrorismo.
Un giorno, di questo tempo che ha visto l’uomo compiere imprese straordinarie - alcune memorabili, come la scoperta dell’atomo, la “passeggiata lunare”, la mappa del genoma - si dirà che fu grande e dissennato; e che, tra tanti errori, il più grave, quello che lo condusse alle soglie del pericolo più insidioso, fu la mancata percezione del pericolo.
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