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sabato 25 maggio 2024

Riflessioni sul lento cammino dell'uomo e pure sull'Intelligenza Artificiale.

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 Ai nostri giorni l'agricoltura non è più in Europa e ancor meno nel Nord America colonna portante dell'economia e dell'occupazione; continua ad esserlo, ma via via sempre meno, in tante altre parti del mondo.

 Li' dove l'agricoltura conserva ancora un ruolo occupazionale  preminente  essa va comunque cedendo il passo -in termini occupazionali-  al lavoro nelle fabbriche, alle iniziative commerciali, a quelle finanziarie, alle funzioni amministrative ed ai molteplici servizi pubblici. 

 Le generazioni di Contessa Entellina nate nell'immediato secondo dopoguerra ricordano ancora oggi le file ininterrotte di contadini che da Cozzo Serra a Giarrusso, nei primi anni cinquanta del Novecento, a cavallo su muli o al seguito di armenti, all'imbrunire di ogni giornata rientravano in paese. Fino a quel dopoguerra, il 90 o forse il 95% della popolazione locale viveva di agricoltura misera e nient'affatto remunerativa dei sacrifici lavorativi.

A fronte di questi ricordi di fatiche e di miserie, oggi tutti stiamo a rilevare la pervasivita' e gli effetti delle ultime rivoluzioni tecnologiche che finora si sono susseguite. E che pensare dell'incorporazione dell'intelligenza artificiale in apparecchiature sofisticatissime?

Da qualche tempo non si parla più di società post agricola in Occidente, bensì di società post industriale. In questa parte del mondo (in Occidente) prevalgono ormai le attività "terziarie" e al centro del vivere stanno le conoscenze e le applicazioni del sapere scientifico.

I paesini dove non si è colto, o si tarda a cogliere in pieno i mutamenti di scenario sul procedere della Storia dell'uomo ci si accorge con ritardo che la maggior parte della popolazione vive oggi nelle città o nei sobborghi della cintura cittadina. Le campagne -generalmente- vivono nel silenzio.

Per la prima volta dall'inizio della vicenda umana le innovazioni ed i progressi della tecnica hanno il sopravvento e la rilevanza sociale sulle innovazioni agricole e sui frutti del suolo e della natura

Da qualche decennio i media, la cultura e le figure di riferimento -gli intellettuali- parlano di villaggio globale, intendendo dire che ciò che capita in un qualsiasi punto del pianeta (che sia a Gaza o in un villaggio dell'Ucraina) ha immediati e non secondari effetti sul resto del pianeta.

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Rifletteremo per qualche tempo sull'uomo del trascorso contadino che si accontentava di poco e sull'uomo del terzo millennio che punta all'Intelligenza Artificiale.

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