Cristina Dell’Acqua, è un' insegnante di greco e latino al Collegio San Carlo di Milano e di cultura latina all'Università IULM di Milano.
Essere persone
perbene
Una persona perbene è fondamentalmente onesta
e l’onestà nella sua radice è legata con honor, onore,
che a Roma indicava sia la carica politica sia il
riconoscimento del proprio prestigio. E che a sua
volta ha anche una dimensione intima, la probitas,
come la chiama Cicerone: l’onestà intellettuale.
È l’attitudine dell’anima a obbedire al suo mos
interiore, la sua moralità.
Occorrono persone perbene che ascoltino le
loro preoccupazioni i loro dubbi e con l’esempio
dicano che i soldi in sé non sono da demonizzare,
sono il frutto di lavoro e fatica. Ciò che conta è
farne un buon uso: la parola chiave è il senso della
misura. Quel Medèn agan, nulla di troppo, sul
tempio di Apollo a Delfi è il segreto della persona
perbene. Che con il suo lato omerico ci fa venire
in mente l’abbraccio tra Achille, che ha ucciso Ettore
e fatto scempio del suo cadavere, e Priamo, il
padre di Ettore. Anche lì si cela la persona perbene
che sa indossare il dolore degli altri.
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