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Socializzazione di altri tempi
Coloro che sono nati nel primo decennio del secondo dopo-guerra, oggi si trovano in un'età di avanzato pensionamento e sono, in quel nuovo stato, in condizione di poter cogliere il cambiamento del sistema sociale e pure di quello delle relazioni umane.
Giuseppe, che vive in Germania, ci fa sapere che di tanto in tanto legge il blog e ci ha ricordato quando da ragazzino veniva mandato dai genitori a riempire una bottiglia di acqua fresca alla fontana di Canale. In quei primi anni cinquanta molta gente in paese non disponeva ancora dell'acqua corrente in casa, e ancor meno disponeva di frigorifero.
Attingere l'acqua nelle fontanelle posizionate in più punti del paese ed anche nella zona Canale, oltre che una opportunità funzionale era anche una delle occasioni importanti per tenere vive le relazioni e scambiare informazioni su quanto accadeva in paese: non solo informazioni ma anche pettegolezzi, notizie e accordi sul da fare il giorno successivo.
A Canale, ma verosimilmente nei pressi delle varie fontanelle e degli altri bevai pubblici situati alla periferia del paese, oltre al rifornimento dell'acqua fresca si realizzava in via di fatto, ha spiegato Giuseppe, una funzione sociale; quelli erano punti d'incontro in cui si socializzava nell'attesa del proprio turno per riempire la bottiglia di acqua fresca.
Oggi quel mondo con radici contadine non esiste più: 1) aprendo in ogni abitazione il rubinetto l'acqua fluisce 2) aprendo il frigorifero di famiglia l'acqua Geraci risulta fresca. Ovviamente in entrambi queste circostanze tutto avviene facendo girare il contatore idrico o quello elettrico.
Ho chiesto a Giuseppe, nostalgico degli anni dell'infanzia trascorsi nel paese natio, se quel recarsi a Canale per attingere una bottiglia di acqua fresca fosse fastidioso. La sua risposta è stata: "con gli occhi di oggi verrebbe da dire che lo era sicuramente, ma allora quella forma di socializzazione era nella natura della società, circostanza che oggi ..... ......"
(Segue)
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