Eleonora d'Aragona
Eleonora d'Aragona, figlia del Duca
Giovanni di Randazzo, moglie di
Guglielmo Peralta, uno dei quattro
vicari del regno, incarna il prototipo
della nobildonna di stirpe reale che
riesce, con l'acume della sua intelligenza,
il peso della sua prosapia, la leggenda
del suo aspetto, la "debolezza del suo
sesso", a modificare le sorti della sua
famiglia salvaguardando per i
suoi eredi un considerevole patrimonio
fondiario che si estende per buona
parte del Val di Mazara.
Dall'esame dei documenti si è delineato,
non solamente il ritratto ufficiale di
questa donna che, immediatamente
dopo la morte avvenuta nel 1406,
assume un'area di leggenda nell' immaginario
collettivo, ma anche, e sopratutto, il
profilo di una madre che soffre con
dignità per la morte del figlio e che lotta
con tutti i mezzi per la legittimazione
del nipote prediletto da lei allevato.
Una donna forte, dunque, che seppe
destreggiarsi in un mondo di uomini
forti senza mai trascurare di manifestare
la sua femminilità in tutte le sue varie
sfaccettature.
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