La Modernità ha voluto fare del Cristianesimo
una "religione", cioè un sistema intellettuale
rivestito di sentimentalismo e, in Oriente, di
ritualismo. Noi facciamo invece la scoperta
che esso irrora l'esistenza nella sua interezza,
che esso è la rivelazione e la comunicazione
della Vita. Il Cristianesimo di domani non
sarà più un semplice scomparto della cultura,
ma la contestazione e la fecondazione di quelle
basi, di quei parametri in cui la società e la
politica si radicato. In un Cristianesimo
minoritario, ma tanto più luminoso quanto
sarà post-ideologico e post-sociologico, il
battesimo, la cresima e l'Eucarestia
ritroveranno il loro pieno valore di iniziazione
alla Vita. Ne' esoterismi e essoterismi, ma il
Mistero che si svela, e per ciò stesso ancora
più mistero.
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