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venerdì 31 maggio 2024

Il Blog

  Per ragioni di ordine tecnico il blog ha rallentato da alcuni giorni le pubblicazioni di testi e di immagini. A metà della prossima settimana, o probabilmente prima, è il proposito, saranno riprese le pubblicazioni sulle tematiche e riflessioni ordinarie.

   Ci scusiamo con i lettori.


Un Personaggio

Alessandro D’Avenia, Scrittore, insegnante e sceneggiatore. Frequenta il Liceo Classico a Palermo, dove ha come insegnante di Religione padre Pino Puglisi, dal quale sarà profondamente influenzato (e alla cui figura dedicherà il suo romanzo Ciò che inferno non è).

Nascita, 2 maggio 1977, a Palermo




Riconoscenza e

co-nascenza


… gesti, parole, luoghi ci fanno nascere 

se sono «co-nascenza», cioè forme della 

creatività umana che creano appartenenza 

(carezze, lettere, libri, ospedali, scuole, spazi 

architettonici...) e attivano le energie vitali 

già presenti in ognuno, ma spente dalla 

disperazione. 

Un docente co-nasce con gli studenti, 

uno scrittore con i lettori, un giardiniere 

con le piante, un capo con i dipendenti, 

un politico coi cittadini. In ogni ambito, 

ciascuno nel suo, vivere è creare condizioni 

di co-nascenza. Solo così smettiamo di 

oscillare tra voler occupare tutta la scena 

e voler toglierci di scena, per paura di 

non esistere abbastanza, e ci apriamo 

all’unica forma felice di vita, quella che 

ci permette di nascere fino alla morte: 

la ri-co-nascenza.

giovedì 30 maggio 2024

Un Personaggio


Oliverio Clement. Storico di formazione, e filosofo, scrittore e giornalista. Ha insegnato storia al liceo Louis-le Grand a Parigi e teologia morale all'Institut Saint Sèrge a Parigi.

Nascita: 17 novembre 1921, Francia
Morte: 15 gennaio 2009, Parigi, Francia




Il Cristianesimo

La Modernità ha voluto fare del Cristianesimo

una "religione", cioè un sistema intellettuale

rivestito di sentimentalismo e, in Oriente, di

ritualismo. Noi facciamo invece la scoperta 

che esso irrora l'esistenza nella sua interezza,

che esso è la rivelazione e la comunicazione 

della Vita. Il Cristianesimo di domani non 

sarà più un semplice scomparto della cultura,

ma la contestazione e la fecondazione di quelle

basi, di quei parametri in cui la società e la

politica si radicato. In un Cristianesimo

 minoritario, ma tanto più luminoso quanto

sarà post-ideologico e post-sociologico, il 

battesimo, la cresima e l'Eucarestia

 ritroveranno il loro pieno valore di iniziazione

alla Vita. Ne' esoterismi  e essoterismi, ma il 

Mistero che si svela, e per ciò stesso ancora 

più mistero.

mercoledì 29 maggio 2024

Un Personaggio


 Maria Antonietta Russo, dottore di ricerca in Storia Medievale. Si è  occupata prevalentemente  del Val di Mazara e delle famiglie del tardo medio evo siciliano.

 




Eleonora d'Aragona

Eleonora d'Aragona, figlia del Duca

Giovanni di Randazzo, moglie di

Guglielmo Peralta, uno dei quattro

vicari del regno, incarna il prototipo

della nobildonna di stirpe reale che

riesce, con l'acume della sua intelligenza, 

il peso della sua prosapia, la leggenda

del suo aspetto, la "debolezza del suo

sesso", a modificare le sorti della sua

famiglia salvaguardando per i

suoi eredi un considerevole patrimonio

fondiario che si estende per buona

parte del Val di Mazara.

Dall'esame dei documenti si è delineato,

non solamente il ritratto ufficiale di

questa donna che, immediatamente 

dopo la morte avvenuta nel 1406,

assume un'area di leggenda nell' immaginario

collettivo, ma anche, e sopratutto, il

profilo di una madre che soffre con

dignità per la morte del figlio e che lotta 

con tutti i mezzi per la legittimazione

del nipote prediletto da lei allevato.

Una donna forte, dunque, che seppe

destreggiarsi in un mondo di uomini

forti senza mai trascurare di manifestare

la sua femminilità in tutte le sue varie

sfaccettature.

martedì 28 maggio 2024

Un Personaggio

 Vito Mancuso, docente di Teologia moderna e contemporanea presso la facoltà  di Filosofia  dell'Università  San Raffaele di Milano. È  stato dal 2013 al 2014, docente di "Storia delle Dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova.

Nascita: 9 dicembre 1962


il vivere, il morire


L'assenza della risposta sulla vita oltre la morte è il segno più evidente della crisi dell'Occidente, perché quando non si conosce il mistero della morte non si sa neppure perché vivere e che direzione dare alla vita. La questione ultima non è una cosa che arriva alla fine, è piuttosto la luce che illumina tutto quello che viene prima, e se da essa non giunge altro che buio, è inevitabile che si cammini a tastoni. La nostra civiltà  cammina a tastoni. Chi non sa perché muore, non sa perché vive. Chi non sa cos'è la morte, non sa che cos'e' la vita. Chi ha paura della morte, ha paura della vita.

lunedì 27 maggio 2024

I campi ingialliscono

 Giugno, falce in pugno dicevano i nostri anziani



Riflessioni sul lento cammino dell'uomo e pure sull'Intelligenza Artificiale.

--3

Socializzazione di altri tempi

Coloro che sono nati nel primo decennio del secondo dopo-guerra, oggi si trovano in un'età  di avanzato pensionamento e sono, in quel nuovo stato, in condizione di poter cogliere il cambiamento del sistema sociale e pure di quello delle relazioni umane.

 Giuseppe, che vive in Germania, ci fa sapere che di tanto in tanto legge il  blog e ci ha ricordato quando da ragazzino veniva mandato dai genitori a riempire una bottiglia di acqua fresca alla fontana di Canale. In quei primi anni cinquanta molta gente in paese non disponeva ancora dell'acqua corrente in casa, e ancor meno disponeva di frigorifero.

 Attingere l'acqua nelle fontanelle posizionate in più punti del paese ed anche nella zona Canale,  oltre che una opportunità funzionale era anche una delle occasioni importanti per tenere vive le relazioni e scambiare informazioni su quanto accadeva in paese: non solo informazioni ma anche pettegolezzi, notizie e accordi sul da fare il giorno successivo. 

 A Canale, ma verosimilmente nei pressi delle varie fontanelle e degli altri bevai pubblici situati alla periferia del paese, oltre al rifornimento dell'acqua fresca si realizzava in via di fatto, ha spiegato Giuseppe, una funzione sociale; quelli erano punti d'incontro in cui si socializzava nell'attesa del proprio turno per riempire la bottiglia di acqua fresca.

Oggi quel mondo con radici contadine non esiste più: 1) aprendo in ogni abitazione il rubinetto l'acqua fluisce 2) aprendo il frigorifero di famiglia l'acqua Geraci risulta fresca. Ovviamente in entrambi queste circostanze tutto avviene facendo girare  il contatore idrico o quello elettrico.

 Ho chiesto a Giuseppe, nostalgico degli anni dell'infanzia trascorsi nel paese natio, se quel recarsi a Canale per attingere una bottiglia di acqua fresca fosse fastidioso. La sua risposta è stata: "con gli occhi di oggi verrebbe da dire che lo era sicuramente, ma allora quella forma di  socializzazione era nella natura della società, circostanza che oggi .....     ......"

(Segue)

Un Personaggio

 


Di Vincenzo Trione, professore ordinario di Arte e media e di Storia dell'arte contemporanea. È Preside della Facoltà di Arti e turismo presso l’Università IULM di Milano, direttore del Dipartimento di ricerca e formazione del Museo d’arte contemporanea Madre di Napoli (2013-20), dal 2020 è presidente della Scuola dei beni e delle attività culturali presso il Ministero della cultura e dall’anno successivo membro del Comitato di gestione della Scuola nazionale dell’amministrazione della presidenza del Consiglio. Nascita, Sarno, 2 giugno 1972



La Cultura

… ciò che rende il nostro continente davvero unico è proprio questa «parola», dotata di una precisa e irripetibile valenza civile e identitaria. Esito di una doppia eredità — Atene e Gerusalemme — l’idea stessa di Europa si fonda, innanzitutto, sulla sua cultura. Una cultura dinamica, contaminata, porosa, aperta al «nuovo» e all’«altro», informata da una pluralità di diversità interne, intenta a celebrare la dignità dell’uomo, la realizzazione della conoscenza, la ricerca disinteressata del sapere.

domenica 26 maggio 2024

Riflessioni sul lento cammino dell'uomo e pure sull'Intelligenza Artificiale.

 --2)

Circa 6mila anni fa l'essere umano fu protagonista di una "rivoluzione".  Per oltre 3milioni di anni egli era vissuto di caccia e di raccolta dei frutti spontanei della terra. Il periodo che gli storici definiscono del "Neolitico" costituisce il punto di partenza di un mondo diverso, di "rinascita". Da raccoglitore di frutti spontanei e da cacciatore di animali minori diventa protagonista attivo della natura: coltivatore e allevatore.

Non si trattò di un evento rapido e simultaneo ovunque. E comunque il passaggio da una sorta di orticoltura a sostegno di madre natura fino a  pervenire alla padronanza delle tecniche di coltivazione richiese secoli e secoli per addivenire alla constatazione che dal seme al raccolto stesse il merito del frutto del lavoro.

Gli studiosi (archeo-botanici) parlano di una piu' che lunga fase di agricoltura "pre-domestica". Progressi graduali ha pure richiesto l'addomesticamento di alcune specie di animali. come d'altronde le acquisizioni tecniche della nuova economia produttiva di una certa area territoriale ha richiesto tempo (secoli e ...) per espandersi attraverso contatti, scambi, colonizzazione, acculturazione.

= = = 

Gli storici e gli archeologi ci narrano l'alba dell'umanità.

Storia del Cristianesimo

 Brevi Riflessioni, n. 20)

La "formula di conciliazione" per risolvere il contrasto tra le chiese calcedonesi e quelle monofisite, nonostante i tanti tentativi di pacificazione, non fu sufficiente a tenere unito il mondo cristiano, anzi innesco' una lotta ecclesiastica, che iniziata nel 623 sarebbe durata fino al 681, anno del VI Concilio ecumenico di Costantinopoli, che anatemizzo'  l'eredità monotelita.

Il Concilio sostenne che a due nature complete corrispondono due volontà e due modi propri di operare, anche se non in contrasto fra loro.

Vittime illustri,  a difesa del dogma, furono papa Martino I e Massimo il Confessore in quanto massimo assertore della divinizzazione del cristiano.

Papa Leone Magno
Sulla problematica monofisita si chiude cosi' l'ultima grande eresia cristologica che dara' vita sia alla Chiesa Nestoriana che alle distinte chiese monofisite. Tutto ciò che seguirà nella storia della Chiesa dopo quegli scismi riguarderà il confronto fra le due grandi chiese di Roma e di Costantinopoli, fra le quali non mancavano dissapori su altri fronti, ma comunque fino ad allora unite nel contrastare i monofisiti.

Ma un primo contrasto insorse alla fine del VI secolo quando il Patriarca di Costantinopoli ottenne il titolo di "Patriarca ecumenico" ed il Papa, Gregorio Magno, lesse nella circostanza l'aspirazione ad una giurisdizione universale.

(segue)

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Piccolo glossario in uso nelle Chiese di tradizione bizantina.

69) Naos, navata della chiesa

70) Nimbo, aureola d'oro intorno al capo di Cristo (nimbo crociato), di Maria e dei santi

71) O w N trigramma di "Colui che è " inserito nel ninfo crociato di Cristo.

72) Omophoriom, lunga stola ornata di croci; termina con tre linee che indicano l'ordine diacomale,  sacerdotale e vescovile, incrociata sul petto ricade sul braccio sinistro; deriva dal loros imperiale.

73) Orarion, lunga fascia che il Diacono porta sulla spalla sinistra sopra lo stikarion e, durante la preghiera, tiene alzata con la mano destra; oggi l'orarion è bianco come lo sticarion , ma nelle icone antiche può anche essere rosso o nero


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La Bibbia

Il cristianesimo è una religione rivelata e la rivelazione è sostanziata nella sacra Scrittura, ossia nella Bibbia, in tutti i suoi libri dell'Antico e del Nuovo Testamento.

Un Personaggio

 

Massimo Francoeditorialista politico del «Corriere della Sera», ha lavorato per «Avvenire», «Il Giorno», «Panorama». È membro dell’International Institute for Strategic Studies di Londra. Tra i suoi libri ricordiamo Il Vaticano secondo Francesco (Mondadori, 2014),Imperi paralleli (Mondadori, 2005; il Saggiatore, 2016), L’assedio (Mondadori, 2016) e, con Solferino, L’enigma Bergoglio (1a edizione 2020, 2a edizione 2023), C’era una volta Andreotti(2021) e ll monastero (2022).

Nascita, 6 Nov. 1954


I politici parlano di

evasione fiscale: ma bocciano il redditometro



In un Paese popolato da evasori fiscali, anche solo accennare a qualcosa che faccia pensare di dover pagare le tasse è un tabù. E in campagna elettorale diventa un autogoal per chi si azzarda a parlarne, e un’arma potente nelle mani non solo degli avversari ma degli alleati: tanto più se sono a caccia di voti. Quanto è accaduto in queste ore conferma sia le polemiche strumentali, sia la cultura secondo la quale il Fisco risulterebbe una sorta di «pizzo di Stato», come disse una volta la premier Giorgia Meloni. Oppure un «Grande Fratello fiscale». Per questo, dopo il decreto del viceministro di FdI, Maurizio Leo, si è creato il vuoto: a cominciare proprio da Palazzo Chigi, che lo ha smentito nel timore, giustificato, di un’aggressione di FI e Lega. Cosa puntualmente avvenuta, con il vicepremier del Carroccio, Matteo Salvini, scandalizzato perché la misura non sarebbe «degna di un Paese civile». E con l’altro vice, il berlusconiano Antonio Tajani, pronto a chiederne l’immediata abolizione. Ma l’ostilità contro il «Grande Fratello fiscale» non è solo dei partiti di destra. Tra le opposizioni il M5S ha tuonato contro la premier, accusandola di volere tartassare i contribuenti. Mentre il Pd ha fatto notare come gli scontri nella coalizione sulle questioni economiche stiano diventando quasi quotidiani: da quello recente tra il ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti, e Tajani sul superbonus edilizio, al pasticcio del redditometro.

sabato 25 maggio 2024

Riflessioni sul lento cammino dell'uomo e pure sull'Intelligenza Artificiale.

 --1)  

 Ai nostri giorni l'agricoltura non è più in Europa e ancor meno nel Nord America colonna portante dell'economia e dell'occupazione; continua ad esserlo, ma via via sempre meno, in tante altre parti del mondo.

 Li' dove l'agricoltura conserva ancora un ruolo occupazionale  preminente  essa va comunque cedendo il passo -in termini occupazionali-  al lavoro nelle fabbriche, alle iniziative commerciali, a quelle finanziarie, alle funzioni amministrative ed ai molteplici servizi pubblici. 

 Le generazioni di Contessa Entellina nate nell'immediato secondo dopoguerra ricordano ancora oggi le file ininterrotte di contadini che da Cozzo Serra a Giarrusso, nei primi anni cinquanta del Novecento, a cavallo su muli o al seguito di armenti, all'imbrunire di ogni giornata rientravano in paese. Fino a quel dopoguerra, il 90 o forse il 95% della popolazione locale viveva di agricoltura misera e nient'affatto remunerativa dei sacrifici lavorativi.

A fronte di questi ricordi di fatiche e di miserie, oggi tutti stiamo a rilevare la pervasivita' e gli effetti delle ultime rivoluzioni tecnologiche che finora si sono susseguite. E che pensare dell'incorporazione dell'intelligenza artificiale in apparecchiature sofisticatissime?

Da qualche tempo non si parla più di società post agricola in Occidente, bensì di società post industriale. In questa parte del mondo (in Occidente) prevalgono ormai le attività "terziarie" e al centro del vivere stanno le conoscenze e le applicazioni del sapere scientifico.

I paesini dove non si è colto, o si tarda a cogliere in pieno i mutamenti di scenario sul procedere della Storia dell'uomo ci si accorge con ritardo che la maggior parte della popolazione vive oggi nelle città o nei sobborghi della cintura cittadina. Le campagne -generalmente- vivono nel silenzio.

Per la prima volta dall'inizio della vicenda umana le innovazioni ed i progressi della tecnica hanno il sopravvento e la rilevanza sociale sulle innovazioni agricole e sui frutti del suolo e della natura

Da qualche decennio i media, la cultura e le figure di riferimento -gli intellettuali- parlano di villaggio globale, intendendo dire che ciò che capita in un qualsiasi punto del pianeta (che sia a Gaza o in un villaggio dell'Ucraina) ha immediati e non secondari effetti sul resto del pianeta.

= = =

Rifletteremo per qualche tempo sull'uomo del trascorso contadino che si accontentava di poco e sull'uomo del terzo millennio che punta all'Intelligenza Artificiale.

Un Personaggio


 Massimo Rivagiornalista da anni collabora con il gruppo editoriale di De Benedetti scrivendo su La Repubblica come editorialista e su L'espresso con una sua propria rubrica dal titolo Avviso ai naviganti. È autore anche di alcuni libri tra cui Saturno e le Grazie, sulla letteratura del Settecento.

Nascita, Milano 1940



Cosa succede in

Tunisia


Parliamo della Tunisia, dove, secondo 

Le Point, «il sarcofago si è chiuso sulla libertà 

di pensiero, di parola e di scrittura». 

Le persone possono essere arrestate, 

prese in custodia dalla polizia e messe 

in stato di fermo senza che il loro caso 

contenga il minimo straccio di prova

Questa è la politica del presidente 

Kaïs Saïed, sulla cui involuzione autoritaria 

l’Italia e l’Unione Europea chiudono gli 

occhi per continuare a sostenere politiche 

migratorie e aiuti allo sviluppo

venerdì 24 maggio 2024

Appello per la Pace in Ucraina: diffuso dalle pagine del Corriere della Sera

 Lettera aperta: sul conflitto Ucraina-Russia "negoziare adesso"

22 maggio 2024

Appello degli intellettuali: ogni possibile soluzione della guerra fra Ucraina e Russia inizia con un negoziato tra le due parti.

L’estensione delle guerre crea pericoli senza precedenti per lo stato del mondo. Assicurare la pace e trovare modi per risolvere i conflitti armati è un dovere fondamentale dei governi. L’Europa ha la particolare responsabilità di iniziare a cercare i modi per porre fine alla guerra che si sta svolgendo all’interno della sua regione — la guerra tra Russia e Ucraina.
Dopo più di due anni di combattimenti, in seguito all’invasione russa, la guerra si trova in uno stallo prolungato, con il rischio di allargamento e approfondimento delle attività belliche. Indipendentemente dagli obiettivi originari degli aggressori e dalla resistenza giustificata delle vittime, una valutazione razionale della situazione attuale porterebbe entrambe le parti a riconoscere che i loro obiettivi non possono essere raggiunti. È ora responsabilità dell’Europa contribuire a fermare la guerra e sviluppare le condizioni per una soluzione giusta.

Ogni possibile soluzione della guerra tra Ucraina e Russia inizia con l’apertura di un negoziato tra le due parti, direttamente o attraverso intermediari, per quanto riguarda il cessate il fuoco, la fornitura di armi, l’integrità territoriale o una soluzione pacifica duratura. Tentativi di portare le due parti al tavolo dei negoziati sono stati effettuati in passato da terzi — in particolare la Turchia — ma senza risultati. Il 9 marzo 2024 Papa Francesco ha chiesto l’apertura dei negoziati. Ora, alla vigilia delle elezioni per il Parlamento europeo del giugno 2024, abbiamo l’opportunità di mettere la necessità di terminare la guerra nell’agenda dell’Unione europea

Con la guerra in Ucraina, i Paesi dell’UE hanno ampliato le loro attività in campo militare — ricerca, produzione, trasferimenti di armi, iniziative di difesa e sicurezza. I governi dell’UE sono stati sempre più coinvolti nel fornire all’Ucraina armi più potenti, intelligence e sostegno economico. Il rischio di un’escalation che porti a episodi di scontro tra la Russia e i Paesi europei della NATO è allarmante. La presenza di armi nucleari russe, statunitensi, francesi e britanniche in Europa aumenta drammaticamente il pericolo attuale.

L’UE e i governi europei si sono finora rifiutati di lavorare per una fine negoziata della guerra tra Ucraina e Russia. Nell’attuale dibattito per le elezioni europee, la questione dei negoziati e di un’iniziativa dell’UE per porre fine alla guerra dovrebbe essere inserita nell’agenda dei candidati, dei partiti politici e dei governi, dando seguito all’appassionato appello di papa Francesco. Il prossimo Parlamento europeo dovrebbe convocare una conferenza esplorativa che coinvolga le due parti e avviare una discussione su un possibile ordine di pace e sicurezza in Europa dopo la guerra in Ucraina. Gli obiettivi di tali colloqui potrebbero essere ri-umanizzare le parti in conflitto, ricostruire la fiducia, proporre passi per ridurre le tensioni e la violenza, esplorare i modi per porre fine alla guerra. Le prospettive per il futuro devono includere la protezione dei diritti umani, le garanzie di sicurezza, la ricostruzione economica, la presa di distanza dal militarismo e dal nazionalismo estremo.

Tali sforzi sarebbero accolti con favore dai circa sei milioni di ucraini e dal milione di russi che hanno lasciato i loro Paesi dall’inizio della guerra. Sarebbe importante che tali sforzi siano sostenuti da gruppi di cittadini ucraini e russi che vivono nei Paesi dell’UE. Organizzazioni della società civile europea di ogni tipo potrebbero partecipare attivamente — istituzioni religiose, organizzazioni sociali, gruppi di solidarietà e di pace, voci delle donne, gruppi giovanili, organizzazioni imprenditoriali, sindacati, reti scientifiche, enti culturali e sportivi, organizzazioni dei media, così come singoli artisti, scrittori, intellettuali. Vorremmo che durante la campagna elettorale per le elezioni europee siano organizzati eventi che invitano a «Negoziare adesso!». Azioni di «diplomazia dal basso» potrebbero contribuire a creare le condizioni per tali negoziati, anche all’interno dell’Ucraina e della Russia.

Non è scritto da nessuna parte che la pace e la sicurezza comune siano una responsabilità soltanto dei governi. In fondo, sono le persone — in quanto cittadini ed elettori — che possono acconsentire alla guerra o sostenere la pace.


Luciana Castellina, già membro del Parlamento Europeo e del Parlamento Italiano
Colin Archer, già segretario generale dell’International Peace Bureau
Peter Brandt, professore emerito di Storia contemporanea, Fern-Universität Hagen
Donatella della Porta, professoressa di Scienze politiche, Scuola Normale Superiore, Firenze
Tapio Kanninen, già capo della pianificazione presso il Dipartimento degli Affari politici delle Nazioni Unite
Michael Löwy, direttore emerito di ricerca nelle scienze sociali, CNRS, Francia
Gian Giacomo Migone, già presidente della Commissione Affari Esteri del Senato
Heikki Patomäki, professore di Relazioni internazionali, Università di Helsinki
Mario Pianta, professore di Politica economica, Scuola Normale Superiore, Firenze
Carlo Rovelli, professore di Fisica, Università di Aix-Marseille, cofondatore della Global Peace Dividend Initative
Wolfgang Streeck, professore emerito di Sociologia, Istituto Max Planck per la ricerca sociale, Germania

Un Personaggio


 Alessandro D’Avenia, Scrittore, insegnante e sceneggiatore. Frequenta il Liceo Classico a Palermo, dove ha come insegnante di Religione padre Pino Puglisi, dal quale sarà profondamente influenzato (e alla cui figura dedicherà il suo romanzo Ciò che inferno non è).

Nascita, 2 maggio 1977, a Palermo




Vivere e’ sperare di

nascere del tutto


Tutti gli esseri viventi, alla nascita

— consentite la ripetizione-  nascono 

del tutto, l’istinto li dota infatti sin 

da subito del programma per 

raggiungere la propria felicità; 

l’uomo invece è chiamato a nascere, 

venire alla luce, venire al mondo, 

per tutta la vita. È in nascenza perché 

è libero, non è determinato direttamente 

dall’istinto, ma sceglie. In noi 

l’energia vitale non si esplica 

spontaneamente ma è attivata e 

indirizzata attraverso ciò che traduce 

l’istinto in riti, luoghi e narrazioni, 

cioè la cultura, l’insieme di forme 

con cui sopra-viviamo.

giovedì 23 maggio 2024

Segni dei tempi entro cui viviamo

 

Il redditometro

La quasi totalità dei giornali dedica la prima pagina  all’annuncio della presidente del Consiglio Meloni di sospendere l’entrata in vigore del decreto che prevedeva l’utilizzo del “redditometro”, quello strumento che avrebbe dovuto mettere a confronto quanto speso dalle persone con i redditi per controllare l’evasione fiscale.

La motivazione? Sospendere  in attesa di ulteriori approfondimenti.

Per FI e Lega 
«Sono molto soddisfatto della decisione della Meloni, ha accolto la nostra proposta» ha detto Tajani, che aveva già pronto un testo per abolire il redditometro da portare il Consiglio dei ministri.

Anche Matteo Salvini apprezza le parole di Meloni: «Bene. Il redditometro è uno degli orrori del passato. No a spiare, indagare, e accertare redditi presunti. Sì a potenziare gli strumenti per la lotta alla grande evasione, agli evasori totali»



Dal vivere individuale a quello comunitario

Fra sociologia, economia e diritto ( 7)

Mercato del Lavoro

 Negli anni ottanta del Novecento spunta il fenomeno dei giovani rampanti Yuppies, gente sospesa a metà tra il sogno e la realtà, ossia tra il dovere nei confronti della società in cui si è inseriti e il disimpegno.

  Sono anni, comunque, quelli in cui accanto alle figure smaliziate si avvia un processo sociale che ha dell’epocale. I tassi di occupazione regolari erano molto bassi, solo una persona su due contribuiva ufficialmente (col lavoro) e quindi con imposte e contributi previdenziali, al reddito nazionale. Di contro era vasta e più che fiorente quella che fu denominata economia sommersa.

 Cosa intendiamo col termine “Occupazione”

In un sistema economico, in ottica europea, l’insieme delle persone devono poter svolgere un’attività lavorativa non saltuaria per conto proprio o alle dipendenze altrui.

Il totale degli occupati e delle persone in cerca di occupazione o disoccupate costituisce le forze di lavoro o come più ricorrentemente capita leggere la popolazione attiva.

Sono definite regolari le prestazioni lavorative svolte da lavoratori dipendenti e indipendenti rilevate dalle indagini statistiche presso le imprese le istituzioni o comunque dalle fonti amministrative. 

Sono definite non regolari  le prestazioni lavorative svolte senza il rispetto della normativa fiscale-contributiva e quindi non colte dalle istituzioni ufficiali che siano  incaricate dei risvolti contributivi-previdenziali .

Cosa intendiamo col termine “Disoccupazione

Disoccupazione implica la condizione sia economica che sociale di chi, disposto ad entrare nel mercato del lavoro, non trova alcun impiego per un periodo prolungato.

Il rapporto percentuale tra il numero delle persone in cerca di lavoro e il totale delle “forze lavoro”  rappresenta il tasso di disoccupazione.

Cosa è il Mercato del Lavoro?

 E’ l’insieme dei meccanismi economici/sociali preposti a far incontrare la domanda di lavoro da parte delle imprese e l’offerta di lavoro di chi intende offrire i suoi servizi. Dal confronto delle due aspettative, nelle società occidentali si fissano il livelli retributivi, e contestualmente i livelli di occupazione e disoccupazione su base territoriale.

   Avremo modo di affrontare, in prossime pagine, quella che viene definita l’economia sommersa. Quella tanto diffusa in Sicilia e nel Meridione.

Brevi indicazioni sulla Dichiarazione dei Redditi -2-

730 precompilato
 Sulle pagine del blog ci proponiamo di fornire elementi che aiutino coloro che immaginano di voler capire e di voler curare da sé la pre-compilata. Il contribuente per accedere al servizio allestito dall’Amministrazione Finanziaria dovrà’ avvalersi ovviamente di una delle seguenti credenziali: 
— Spid, 
 —Carta d’identità elettronica (Cie) 
 —Carta nazionale dei servizi (Cns), 
 potrà quindi optare alla versione di 
====dichiarazione in modalità semplificata 
 oppure 
 ====ordinaria. 
 Nel primo caso, potrà visualizzare i dati (sia quelli utilizzati che non)  -in un’interfaccia semplice- le sezioni in cui sono presenti i dati da confermare o modificare: “casa e altre proprietà”, “composizione famiglia”, “lavoro”, “altri redditi”, “spese sostenute”. 
 Dopo che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate e validate (dal 20 maggio), saranno riportate in automatico all’interno del modello. 
 Ne consegue che: utilizzando il “precompilato” del nuovo 730 semplificato non si avrà a che fare con quadri, righi e codici ma il contribuente sarà guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia intuitiva.
 (())    (())
 Chi presenta il modello 730 prima di inviarlo potrà selezionando la voce “nessun sostituto” chiedere di ricevere direttamente dall’Agenzia l’eventuale rimborso, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico tenuto a effettuare i conguagli. 
 L’Agenzia delle Entrate fa sapere che: «L’opzione è valida anche se dalla dichiarazione emerge un debito: in questo caso il contribuente che invia direttamente il modello potrà effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online: la procedura consente infatti di addebitare l’F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso. In alternativa, è possibile stampare l’F24 precompilato e procedere al pagamento con le modalità ordinarie».

Parole ricorrenti sui media

 

ayatollah

 Il termine significa «segni di Allah» ed è un titolo che viene dato a eminenti dottori di scienze religiose e giuridiche, alti dignitari della gerarchia sciita, costituenti quasi un’aristocrazia teologica. Vorrebbe significare grande teologo, maestro e interprete del Corano, in quanto ritenuti intermediari tra il Profeta e l'uomo.

 In Iran, dall’avvento della Repubblica islamica nel 1979, gli ayatollah esercitano un forte ruolo politico. I più importanti ayatollah sono riconosciuti come «grandi ayatollah»

Un Personaggio

 

Elias Canettiè stato uno scrittoresaggista e aforista bulgaro naturalizzato britannico, di lingua tedesca, insignito del Nobel per la letteratura nel 1981.
Nascita25 luglio 1905, Ruse, Bulgaria
Morte14 agosto 1994, Zurigo, Svizzera




«La missione dello scrittore»


«Nessuno sia respinto nel nulla, 

neanche chi ci starebbe volentieri. 

Si indaghi sul nulla con l’unico 

intento di trovare la strada per uscirne, 

e questa strada la si mostri a ognuno».

mercoledì 22 maggio 2024

Segni del tempo entro cui viviamo

Segno dei tempi (4)

Oggi 22 maggio 


Il redditometro:

E’ un sistema che definisce con l’uso di predefiniti parametri il reddito delle persone fisiche, in relazione alle spese e allo stile di vita, e già vigente in Italia e poi sospeso dal 2015.

=Vigente nel 1973 

=Nel 2010 il governo Berlusconi lo modifica.

=Nel 2018 il governo Conte ne dispone gli aggiornamenti dei parametri ogni due anni.

=Attualmente le voci censite sono 56  per fotografare lo stile di vita (=indicativi dello stile di vita).

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Come funzionano gli accertamenti: Si sommano le spese certe dell’anno, quelle presunte riferite a beni o servizi detenute dal contribuente e quelle dei familiari a carico, quelle altre spese essenziali per lo standard di vita “minimamente accettabile” secondo parametri ISTAT, si aggiungono gli incrementi di patrimonio e le quote di risparmio dell’anno non utilizzati.


Piccole curiosità

 Perché l’Ina Casa?

 Da ragazzino ho sempre saputo che uno degli edifici situato poco sopra la “piazzetta del Ponte” di Contessa Entellina, oggi dedicata al dott. Giuseppe Amico, e’ denominato INA-Casa. Mi sono sempre chiesto la ragione e l’origine di quell’indicazione.

E’ bastato parlare con un anzianotto amico che mi ha inondato di informazioni e di dati risalenti agli anni cinquanta del Novecento. L’amico negli anni giovanili era, politicamente, un democristiano e mi ha subito informato che l’Ina-casa in realtà rappresenta il “piano Fanfani”, ossia il più grande piano di edilizia pubblica in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale. Venne ideato nel 1947 dall’allora Ministro del Lavoro, democristiano, Amintore Fanfani (1908-1999) e si prospettò, attraverso un massiccio investimento di welfare state, diretto in prima istanza, ad affrontare il problema abitativo, drammaticamente peggiorato dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, e, in seconda battuta ad assorbire una quota della vasta massa dei disoccupati del settore edilizio.

 Per perseguire quelle finalità venne creato un ente ad hoc, l’Ina Casa che garantisse efficienza e tempi brevi nella realizzazione dei complessi abitativi. Il piano fu avviato nel 1949 e fino al 1963, anno in cui cessò ogni attività, gli alloggi realizzati sul territorio nazionale furono 355.00o; quelli realizzati a Contessa Entellina, nella palazzina che sorge lungo la via Libertà, la strada che dalla piazza Giuseppe Amico conduce all’antico campo sportivo, furono e sono ancora oggi sei.

Brevi indicazioni sulla Dichiarazione dei Redditi -1-

 730 precompilato

Da due giorni, dal 20 maggio è possibile (per chi intende dedicarsi) porre mano al 730, il cosiddetto precompilato. 

Ci riferiamo alla dichiarazione che l’Agenzia delle Entrate predispone per i contribuenti, frutto  di un incrocio di informazioni raccolte attraverso varie banche dati e che alla fine perviene al modello precompilato che in teoria, dovrebbe essere completo in ogni sua parte. 

Il precompilato non è intoccabile: da lunedì scorso prende il via la fase operativa e il contribuente può confermare o modificare/integrare la dichiarazione. 

Potrà farlo fino al 30 settembre 2024, ultimo giorno disponibile per trasmettere telematicamente le dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate.