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Le promesse vanificate
del dopo-terremoto
DATI DEMOGRAFICI
La Valle del Belice non è mai stata un'area intensamente popolata; i quindici comuni che furono più interessati dagli eventi sismici del gennaio 1968 e, poi, dai successivi interventi di carattere socio-economici rivolti alla ricostruzione, dal punto di vista demografico hanno sempre presentato quadri molto differenziati. Riportiamo di seguito la loro consistenza al 1961 e quella più recentemente fatta conoscere dall'Istat.
Partanna 13.011 10.021 (30-12-2020)
Salemi 15.36 10.114 (30-12-2020)
Menfi 12.492 11.812 (30-12.2020)
Calatafimi 10.775 6.276 (30-12-2020)
Gibellina 6.410 3.836 (30-12-2020)
Santa Ninfa 5.826 4.842 (30-12-2020)
Sambuca di Sicilia 7.679 5.485 (30,12.2020)
Santa Margherita Belice 7.811 6.104 (30.12.2020)
Poggioreale 2.698 1.394 (30.12.2020)
Salaparuta 2.943 1.596 (30.12.2020)
Vita = 1.819 (30.12.2020)
Montevago 3.008 2.734 (30.12.2020)
Camporeale 6.093 2.992 (30-11-2021)
Contessa Entellina2.669 1.536 (31-12-2020)
Roccamena 2.772 1.370 (30-11-2021)
Come è facile notare, i comuni maggiori, ed economicamente più avvantaggiati, si collocano più in prossimità della fascia esterna occidentale-meridionale, mentre i comuni minori (dove rientra Contessa Entellina) sono dislocati nella parte centro-orientale della "Valle".
Amministrativamente i comuni più colpiti dal sisma '68 fanno capo a tre province diverse (Trapani, Agrigento, Palermo). Per i servizi essenziali, dai Distretti Scolastici alle Asl, gravitano sui comuni limitrofi da Alcamo, Mazara del Vallo, Castelvetrano, a Sciacca e Corleone.
I dati statistici sopra riportati ci fanno parecchio riflettere. Proveremo a farlo lungo il corso di molte altre pubblicazioni di dati che continueremo a riportare.
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